SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 15/02/2021
Finito lo spettacolo del processo, Biden mette in moto il suo programma. Il proposito di lavorare insieme ai repubblicani può non riuscire mentre lavora per disfare le politiche di Trump. I suoi collaboratori dicono che la priorità sia l’approvazione del suo piano da 1,9 trilioni sul coronavirus, per poi passare ad altri grandi progetti come le infrastrutture, l’immigrazione, la riforma della giustizia criminale, il cambiamento climatico e la sanità. È comunque riuscito a far avanzare i suoi progetti: comitati della camera stanno discutendo il piano Covid, e i candidati a posti di governo sono stati confermati nonostante il dramma Trump.
– Una falsa confessione mette in dubbio molti casi del Bronx. I procuratori esaminano le tattiche degli agenti investigatori. Una confessione risultata poi falsa in un caso di omicidio, ha spinto il pubblico ministero del Bronx ad aprire un’inchiesta su 31 casi di condanne per omicidio basate su confessioni. L’inchiesta arriva dopo che centinaia di condanne in tutto il paese sono state poi capovolte usando la tecnica del DNA.
– Fresno offre una lezione agli Stati Uniti sul problema dei salari. A Fresno (California) è in corso un piano di graduali aumenti del minimo salariale, che raggiungerà 15 dollari all’ora l’anno prossimo. Ha dimostrato i benefici per i lavoratori, ma anche le difficoltà per gli imprenditori di assorbire l’aumento dei costi senza licenziare personale. Fresno può essere un laboratorio per Biden che ha incluso nel suo piano da 1,9 trilioni anche l’aumento a 15 dollari all’ora in tutto il paese.
– I Talebani circondano le città afghane, provocando gli Stati Uniti. Tattica audace che mette in pericolo la ritirata delle truppe. I Talebani hanno già circondato varie città’ e occupato importanti autostrade che legano parti del paese alla capitale Kabul. Adesso stanno bloccando Kandahar che è la città più importante del sud culturalmente ed economicamente. Questa situazione mette Biden in difficoltà. Secondo l’accordo fatto da Trump, tutte le truppe dovrebbero essere ritirate entro il primo maggio, ma in tal caso gli esperti temono che i Talebani potrebbero facilmente diventare i padroni del paese, data la debolezza delle forze armate locali.
– Gioia e sollievo: dentro una casa di cura dopo il vaccino. Con molte foto sia in prima pagina che all’interno. È stato un anno terribile: più di 160.000 residenti e lavoratori delle case di cura sono morti di coronavirus; per più di 1 milione di pazienti anche le chiusure sono state devastanti. Tagliati fuori dalle famiglie e quasi sempre confinati nelle loro camere. Ma col vaccino molte case sono letteralmente rinate, con i pazienti in giro per la casa che possono parlare fra di loro e mangiare insieme.
– Coraggio di 7 senatori repubblicani: votare “colpevole” e incassarne le conseguenze. Sono arrivati alla decisione di votare per l’impeachment per ragioni diverse, ma hanno un tratto in comune: non hanno paura di rappresaglie da parte di Trump o dei suoi fedeli. Qualcuno di loro ha già deciso di andare in pensione, altri non sono in corsa per la rielezione nel 2022 ma nel 2026. “E chissà come sarà il mondo fra 5 anni” ha detto un analista politico.
– Minaccia di uragano da costa a costa. Più di 120 milioni di Americani potrebbero essere attaccati da tempeste di ghiaccio e condizioni invernali estreme.
– Quando l’affollamento interno è più sicuro. Città e gruppi comunitari combattono su come mettere al riparo i senzatetto dal freddo estremo senza metterli in pericolo di contrarre il Covid.
– Ma questa è vita? Qual è il punto? Gli esperti si preoccupano del perdurante peggioramento dello stato mentale dei giovani adulti che sono stufi delle chiusure.
– Il futuro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (W.T.O). La nomina di un noto economista nigeriano a capo del W.T.O. rimuove un ostacolo, ma il futuro del gruppo resta incerto.
– Un sopravvissuto affronta i cambi climatici. Attraversando la tundra, scavando canali, cacciando la preda: una rara visione di come si adattano i Ghiottoni (“wolverines”) .
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