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Cresce la tensione USA/Iran: iraniani abbattono un drone americano

«Il duello nel Golfo è salito di un altro gradino ieri all’alba, quando un drone di sorveglianza americano è stato abbattuto sopra la sottile striscia di mare che divide le coste iraniane da quelle degli Emirati e dell’Oman, lo Stretto di Hormuz, oggi il punto più caldo al mondo. Il presidente Trump ha riunito alla Casa Bianca i consiglieri per la sicurezza nazionale, per discutere la risposta: “Il nostro paese non accetterà questo atto”

L’aereo, un Global Hawk, è stato centrato alle 4 e 45 del mattino, a poca distanza dalla città costiera di Kuhmobarak. “Nello spazio aereo iraniano”, secondo i Pasdaran, che con il loro comandante Hossein Salami hanno rivendicato il diritto a “difendere i confini”, una “linea rossa” che gli Usa non possono permettersi di valicare.

Global Hawk, Photo credit: U.S. Air Force photo/Bobbi Zapka.

Washington però nega che il velivolo l’abbia oltrepassata. Il drone, ha spiegato il Central Command, «stava operando nello spazio aereo internazionale sullo Stretto”. Il comandante della base di Al-Udeid, in Qatar, generale Joseph Guastella, ha precisato che si trovava a “34 chilometri dalle coste iraniane”. Il Pentagono ha anche diffuso un breve video in bianco e nero che mostra il fumo uscire dalla coda del velivolo. Nel pomeriggio la tensione è andata alle stelle. Trump ha avvertito che gli iraniani avevano commesso “un errore molto grave”. Quando gli hanno chiesto se avesse intenzione di attaccare ha risposto sibillino: “Lo scoprirete presto”. Poi ha aggiustato il tiro e negato con forza che l’America voglia un conflitto: “Per niente. In molti casi è l’opposto. Ho detto che voglio uscire da queste guerre infinite, mi batto per questo”» [Mastrolilli – Stabile, Sta].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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