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Il confronto Sodano-Foa è sbilanciato

Il confronto Sodano-Foa è sbilanciato. Il primo è stato un uomo dell’industria televisiva che faceva parte del settore, che si confrontava con dirigenti di altre reti Tv del mondo, che partecipava alle fiere Tv, che sfidava gli americani a casa loro, ad Hollywood con presentazioni hollywoodiane. Viceversa, non ho mai visto Foa ad una fiera Tv, ad una festa agli studio di Hollywood, o ad una conferenza in Francia o negli Usa. Per forza di cose le visioni sono diverse. Oggi in Rai non ci sono più dirigenti che fanno parte dell’industria televisiva. L’ultimo è stato Campo Dall’Orto che poi Renzi ha licenziato perché troppo competente e avrebbe fatto fare brutta figura agli altri. Per quanto riguarda il fatto che Foa non guardi i programmi Rai, se fosse obbligato a farlo, chiederebbe uno stipendio più alto.

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Dom Serafini

Domenico (Dom) Serafini, di Giulianova risiede a New York City ed è
il fondatore, editore e direttore del mensile “VideoAge” e del quotidiano fieristico VideoAge Daily", rivolti ai principali mercati televisivi e cinematografici internazionali. Dopo il diploma di perito industriale, a 18 anni va a continuare gli studi negli Usa e, per finanziarsi, dal 1968 al ’78 ha lavorato come freelance per una decina di riviste in Italia e negli Usa; ottenuta la licenza Fcc di operatore radio, lavora come dj per tre stazioni radio e produce programmi televisivi nel Long Island, NY. Nel 1979 viene nominato direttore della rivista “Television/Radio Age International” di New York City e nell’81 fonda il mensile “VideoAge”. Negli anni successivi crea altre riviste in Spagna, Francia e Italia. Dal ’94 e per 10 anni scrive di televisione su “Il Sole 24 Ore”, poi su “Il Corriere Adriatico” e riviste di settore come “Pubblicità Italia”, “Cinema &Video” e “Millecanali”. Attualmente collabora con “Il Messaggero” di Roma, con “L’Italo-Americano” di Los Angeles”, “Il Cittadino Canadese” di Montreal ed é opinionista del quotidiano “AmericaOggi” di New York. Ha pubblicato numerosi volumi principalmente sui temi dei media e delle comunicazioni, tra cui “La Televisione via Internet” nel 1999. Dal 2002 al 2005, è stato consulente del Ministro delle Comunicazioni italiano nel settore audiovisivo e televisivo internazionale.

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