Rassegna stampa dall’11 al 17 gennaio
Il dissidente Alexei Navalny, nemico numero uno del Cremlino, oppositore del presidente Vladimir Putin, avvelenato col Novichok partito lo scorso 20 agosto in Siberia, dopo quasi cinque mesi di permanenza in Germania, ha fatto ritorno in Russia.
Subito dopo l’atterraggio a Mosca è stato allontanato da alcuni agenti per un controllo al passaporto. Il suo avvocato non ha potuto assisterlo ed è stato subito arrestato dagli agenti.
Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha chiesto immediatamente la scarcerazione di Navalny, come il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio.
Alexei Navalny è stato condannato con sospensione condizionale della pena ed è stato inserito nella lista dei ricercati il 29 dicembre 2020 per molteplici violazioni del periodo di prova, come ha dichiarato il Servizio Penitenziario Federale della Russia (FSIN).
INDIA
L’isola di Sulawesi in Indonesia, nella notte fra il 14 e il 15 gennaio è stata colpita da un terribile terremoto di magnitudo 6.2, con una stima di 73 morti e migliaia di feriti.
Le pesanti piogge monsoniche stanno impedendo ai soccorritori di scavare fra le macerie alla ricerca di nuovi sopravvissuti. Nelle macerie troviamo un ospedale, edifici in cemento.
Come viene riportato dall’Ansa “La pioggia costituisce un rischio perché gli edifici danneggiati possono crollare se diventa troppo pesante” – spiega Octavianto, uno dei soccorritori, sommandosi agli effetti delle scosse di assestamento.
Allo stesso tempo, “rimuovere troppo velocemente le macerie con macchinari pesanti potrebbe uccidere eventuali sopravvissuti ancora sepolti là sotto“, spiega Octavianto, aggiungendo che le persone ritrovate finora erano morte.
CAIRO
Lo studente egiziano dell’università di Bologna Patrick Zaki in carcere in Egitto da circa un anno con l’accusa di propaganda sovversiva su internet, è ancora in attesa di scarcerazione.
Domenica si è tenuta al Cairo l’udienza sul rinnovo di custodia cautelare, ma per ora non ci sono notizie sull’esito dell’udienza, sulla possibile scarcerazione o sul rinvio di altri 45 giorni.
STATI UNITI
Il nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato un piano di rilancio da 1.900 miliardi di dollari, per sostenere le famiglie e le piccole aziende che hanno maggiormente subito i danni della crisi pandemica da Covid-19.Il programma di Biden non si ferma qui, ha aggiunto che nelle prossime settimane presenterà anche un piano d’investimenti per un’economia verde, con l’intento di creare milioni di posti di lavoro.
HONDURAS
Il 14 gennaio una carovana di almeno 4.500 migranti ha lasciato San Pedro Sula, in Honduras, per raggiungere gli Stati Uniti, passando per Guatemala e Messico. Gli agenti di frontiera guatemaltechi non hanno opposto resistenza vista la presenza di famiglie e bambini.
L’obiettivo è quello di poter entrare negli Stati Uniti attraverso l’approvazione del nuovo presidente in carica Joe Biden.
ARGENTINA
Il presidente argentino Alberto Fernández ha promulgato la legge che legalizza l’aborto senza condizioni nelle prime quattordici settimane di gravidanza. Dopo questo periodo l’aborto sarà permesso anche in caso di pericolo di vita per la madre o se la gravidanza è frutto di una violenza sessuale. La cerimonia si è svolta il 14 gennaio nella sede del Museo del Bicentenario della Casa Rosada. La legge entrerà in vigore il 23 gennaio.
ECUADOR
Domenica 17 gennaio la polizia dell’Ecuador è riuscita a sequestrare 1,3 tonnellate di cocaina nascoste in un container destinato all’Estonia. Patricio Pazmino, il ministro dell’interno del paese, ha reso noto che il carico si trovava nel porto di Guayaquil.
Grazie al fiuto e all’abilità di un cane antidroga tutto questo è stato possibile. Lo scorso anno sono state sequestrate 18 tonnellate in più rispetto al 2016.
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