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Il vaccino AstraZeneca non arriverà a gennaio

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Si allungano i tempi per avere nell’Unione Europea il vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca. «È improbabile che il via libera in Europa arrivi entro gennaio», ha dichiarato Noel Wathion, il vicedirettore dell’Ema, l’Agenzia europea dei farmaci, al quotidiano belga Het Nieuwsblad. AstraZeneca, che ha messo a punto il suo vaccino con l’università di Oxford, dovrebbe ricevere l’approvazione il 4 gennaio in Gran Bretagna. Ma all’Ema, spiega Wathion, «non hanno ancora fatto domanda e servono altri dati sulla qualità». Spiega Alessandra Ziniti su Rep: «Un problema per l’intera Europa che ha prenotato 400 milioni di dosi, e per l’Italia in particolare. Il nostro paese ha una prelazione su 40,38 milioni di dosi (ben più di quelle prenotate per l’unico vaccino a oggi disponibile, quello di Pfizer, di cui arriveranno in tutto 26,92 milioni di dosi). Ma soprattutto, nel primo trimestre 2021 il vaccino AstraZeneca avrebbe dovuto fare la parte del leone: il piano conta infatti sulla disponibilità di 16,1 milioni di dosi nei primi tre mesi, mentre il vaccino Pfizer dovrebbe essere distribuito in 8,7 milioni di dosi, quello Curevac ancora in fase di studio in 2 milioni di dosi e il siero di Moderna, non ancora approvato in Europa, in 1,3 milioni di dosi».

La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ieri ha annunciato: «Abbiamo deciso di prendere 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino BioNTech/Pfizer, già in uso per vaccinare gli europei. Avremo quindi 300 milioni di dosi di questo vaccino». All’Italia ne spetta il 13,6%.
«Dalla struttura commissariale fanno filtrare una certa preoccupazione, non solo per i probabili ritardi, ma anche per il rischio che il via libera dell’Ema ad AstraZeneca arrivi alla fine con alcune limitazioni, per esempio sul fronte dell’età, rendendolo utilizzabile solo al di sotto dei 55 anni, cioè per la fascia anagrafica in cui è stata riscontrata la maggiore efficacia» [Carratelli, La Stampa].

In prima pagina

• L’Agenzia europea dei farmaci frena sul vaccino AstraZeneca: improbabile l’ok entro gennaio. Un grosso problema per l’Italia, che ha prenotato 400 milioni di dosi. L’Ue intanto compra 100 milioni di dosi in più da Pfizer
• Una buona notizia: s’è scoperto che da ogni fiala di vaccino Pfizer si potranno ottenere sei dosi, e non più cinque. Merito delle tanto contestate siringhe di Arcuri
• In Italia nelle ultime 24 ore il tasso di positività è calato dal 12,5 all’8,7%. Ieri 11.212 nuovi casi e 659 morti. Torna a scendere il numero di ricoverati (-286)
• Israele ha vaccinato mezzo milione di persone in dieci giorni. Ancora un picco di casi in Gran Bretagna: 53.000. In Russia la vicepremier ha ammesso che i morti per Covid sono più del triplo di quanto era stato detto finora
• Mattarella ha premiato con onorificenze al merito 36 eroi della solidarietà. Più della metà sono donne
• Il Caffè Florian di Venezia festeggia i 300 anni abbassando le serrande
• I dati dell’Istat dicono che nei primi nove mesi del 2020 i turisti stranieri sono stati quasi il 70% in meno rispetto al 2019
• Il decreto sull’emergenza sanitaria in Calabria è legge: il Senato approva la fiducia con 149 sì
• Alle 12.20 di ieri una scossa di magnitudo 6.4 ha colpito la Croazia, con palazzi crollati e diversi morti. Due ore dopo ha tremato la zona di Verona, senza danni né vittime. Non ci sarebbe alcun collegamento tra i due terremoti.

Clamoroso

A Briga Alta, sulle Alpi occidentali (diocesi di Ventimiglia), nei pressi di un gran bosco di larici, è nato un bambino, evento che non si verificava da 42 anni. Si chiama Antonio, i genitori sono Richard e Valeria Russo. Briga Alta ha 39 residenti ed è il quarto comune meno popoloso d’Italia [Scola, La Stampa]

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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Tag: vaccino

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