Idea-Azione

L’Italia è un Paese felice?

La domanda è impropria e non meriterebbe risposta. E’ sempre sostanzialmente errato parlare di felicità/infelicità di un Popolo, di una Nazione, di un Paese, di una qualsivoglia collettività-comunità.

Quello stato d’animo rappresenta, in positivo o in negativo, una condizione individuale, variabile, per intensità e profondità, da persona a persona; soprattutto in relazione a sensibilità uniche e irripetibili.

Anche se, però, l’idea di felicità non è attribuibile a entità astratte e non concrete, qualche consiglio agli Italiani (come “modesta proposta per prevenire”, avrebbe detto Giuseppe Berto) può essere suggerito.

In primis, gli Italiani che vogliano sfuggire al disagio di aprire gli occhi al mattino, sapendo di trovarsi in un Paese divenuto, per una serie di circostanze, invivibile, dovrebbero astenersi dal leggere i giornali al risveglio e dall’utilizzare l’apparecchio radio e il televisore per essere informati, di ciò che avviene nel loro Paese.

Eviterebbero di apprendere, con informazioni, fake o vere che siano, che, alla vigilia di ogni tornata elettorale, in luogo dei programmi di leader politici sui problemi concreti della gente, essi dovranno assistere, a differenza di quanto (almeno normalmente) avviene in altri Paesi civili, a una lotta per la conquista del consenso che si sviluppa, in maniera prevalente se non esclusiva, intorno alla “conta” delle iniziative giudiziarie che, in tale periodo, proliferano, a dismisura, nei confronti dell’una o dell’altra forza partitica in campo.

Il Bel Paese, infatti, per effetto dell’attività di straordinaria solerzia dei magistrati dell’Ordine giudiziario (che dimostrano, al fine certamente meritorio di rendere bene edotti gli elettori delle nequizie dei candidati, la capacità di moltiplicare il numero degli avvisi di garanzia, dei rinvii a giudizi, delle sentenze di condanna anche se queste poi subiranno, inevitabilmente, strada facendo mutamenti imprevedibili), si scopre, nell’imminenza del voto, costretto a scegliere unicamente “il meno peggio” che la criminalità diffusa nel Paese gli consenta di scegliere.

Con titoli a caratteri cubitali e articoli maliziosi e con servizi ben mirati, a opera del giornalismo della carta stampata e della radiotelevisione, agli Italiani è presentato come vero e reale (e non meramente presunto, come gli avevano insegnato i vecchi fautori dell’innocenza sino alla condanna) un panorama scoraggiante di aspiranti amministratori pubblici con vocazioni (che si assumono bene accertate) di impadronirsi del pubblico denaro, di vendere favori e impieghi in cambio del voto, di investire denaro dei contribuenti in opere pubbliche solo per realizzare sistemi truffaldini di illeciti e privati guadagni.

Avendo acquisito la consapevolezza di mandare in Parlamento solo individui di cui è nota la tendenza a essere peculatori e truffatori di Stato (i candidati, infatti li scelgono i leaderpolitici e non i quidam de populo, che nulla sanno di loro) e conoscendo l’assoluta autonomia e indipendenza della magistratura italiana che risponde solo alla legge (peraltro solo da essa interpretata) i capi-partito, a elezioni concluse, si trovano innanzi all’alternativa: o di non fare, per evitare rischi, investimenti in opere pubbliche, mandando in rovina il Paese (che degrada, in tal modo, sempre di più) o di farli correndo il pericolo, molto probabile, di cadere essi stessi in disgrazia, politica se non giudiziaria, per le scelte operate.

In secondo luogo, gli abitanti del Bel Paese non dovrebbero rammaricarsi più di tanto se notano che sono tenuti a osservare le leggi dello Stato e le regole di pacifica convivenza civile solo i cittadini che non siano in grado di esercitare livelli di prepotenza di tale entità da sottrarli a un tale obbligo.

Il recente episodio del Cardinale acrobata ed elettricista ha dimostrato che a pagare l’energia elettrica, secondo la visione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana convalidata dalle parole del Pontefice e del Segretario generale della Curia romana, non dovrebbero essere tenuti gli occupanti abusivi di edifici di proprietà altrui, soprattutto se non appartenenti alla comunità nazionale.

E’ vero che all’epoca del Papa-Re, la gendarmeria pontificia avrebbe certamente assicurato alla giustizia (che spesso assumeva la forma del patibolo in una pubblica piazza dell’Urbe) chi sottraeva denaro alle entrate vaticane, ma esse in quanto tali erano, notoriamente, destinate a opere di bene come tutte quelle che sono custodite nei forzieri dello IOR, il cui nome ingiustamente resta legato solo a Marcinkus.

Né a invalidare l’assoluzione liberatoria dei principi della chiesa può valere che, nel caso dell’edificio di Santa Croce in Gerusalemme, quegli inquilini senza contratto adibivano parte dei predetti locali a discoteche rumorose, dove per il disordine imperante, non era escluso, ma anzi favorito (come in altri luoghi analoghi) l’uso e lo spaccio di droghe.

La parabola del Buon Samaritano dimostra che la pietà cristiana si esercita verso chiunque, senza andare troppo per il sottile.

C’è chi teme, però, che parallelamente, forme diverse e meno commendevoli di prepotenza potrebbero ostacolare la pretesa dello Stato di mettere il naso negli affari, per così dire “domestici”, dei Centri sociali e delle cosiddette Case Pound, entità variamente distribuite sul terrorio nazionale con la pretesa di avere un ruolo utile nella società democratica, perché capaci di suscitare e favorire proteste vere e reali, su asserite violazioni di “diritti umani”.

Il Paese, quindi, secondo tali persone, sarebbe costretto ad accettare che a osservare le leggi siano solo i cittadini inermi, privi di protezioni potenti e prepotenti e non quelli con “licenza” di essere legibus soluti, perché si sono (peraltro, da soli) convinti di essere i realizzatori sulla Terra del Bene (quello da essi condiderato tale) contro il Male (anche se considerato Bene dai nemici).

Guai ad avere simili pensieri. Sollecitare la pietà altrui favorisce enormemente il senso della propria infelicità.

In terzo e ultimo luogo, anche se i governanti del Paese fossero, per ipotesi così astratta da apparire inverosimile, le persone più capaci e competenti del Pianeta, non ci si dovrebbe rammaricare che essi non siano, comunque, in grado di muovere paglia sul terreno dell’economia (e quindi del benessere di cittadini derivante dalla crescita e dallo sviluppo del Paese) perché obbligati, per trattati e convenzioni, a ricevere direttive da funzionari di banche (non eletti ma inviati a Bruxelles dai governanti con lauti stipendi) in organizzazioni di livello internazionale, prevalentemente burocratiche e praticamente subordinate ai diktat delle grandi centrali finanziarie del mondo, che dal loro punto di vista, coerentemente, antepongono a tutto il guadagno derivante dal denaro dato a prestito a imprese in crisi.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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