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Perchè la Germania ed i paesi del Nord Europa sono così riluttanti ad “aiutare”?

Succede Oggi

Sole e nuvole su Triveneto, Toscana e Sicilia. Pioggia sul resto d’Italia. Temperature in diminuzione • Giornata internazionale della visibilità transgenere • Giornata mondiale del backup • L’autopsia del cuoco italiano di 19 anni morto di coronavirus a Londra • Il Maxxi dà la parola a Renzo Piano, che ci parla dalla sua casa di Parigi • Su Rai Uno, a partire dalle 20.30, quattro ore di musica con gli artisti italiani che suonano da casa per raccogliere fondi da destinare alla Protezione civile • Il Vangelo di oggi: Gesù parla ai farisei.

Perchè la Germania ed i paesi del Nord Europa sono così riluttanti ad “aiutare”?

I Paesi mediterranei associano sempre il termine “manovra espansiva” al termine “solidarietà”. Ora, “solidarietà” vuole dire che qualcuno aiuta qualcun altro: e, senza inutili giri di parole e senza nascondersi dietro il dito della retorica, siccome l’Italia non può aiutare i Paesi nordici, può solo voler dire che i Paesi nordici devono aiutare l’Italia. Ed è qui che i sogni si scontrano con la realtà. Tutte le maggiori proposte sul tavolo hanno questo elemento di regalo dal nord Europa all’Italia. Prendiamo i coronabond. Questi sono titoli emessi congiuntamente dai Paesi europei, garantiti individualmente e in solido da ogni Paese: se un Paese non paga la propria parte, ogni altro Paese può essere chiamato a pagare per il Paese insolvente.

Data la situazione attuale, è di fatto la Germania che garantisce per l’Italia, non viceversa. Inoltre, se i proventi vengono divisi tra tutti i Paesi in proporzione al Pil, tanto vale che ognuno emetta il proprio debito come ora: l’unica differenza è che il tasso di interesse sui coronabond sarebbe un po’ più basso di quello dei titoli italiani e un po’ più alto di quello dei titoli tedeschi, quindi ancora una volta ci guadagna l’Italia e ci perde la Germania. Se invece i proventi vanno in maggioranza ai Paesi mediterranei allora è un regalo diretto dei Paesi nordici all’Italia. Che sia un regalo diretto o indiretto, e al di là dei giudizi di valore, è così strano che i Paesi nordici siano riluttanti? Riconosciamo la realtà: da questa crisi dovremo uscire da soli”. [Perotti, Rep].

Angela Merkel

«Occorre mettere d’accordo le esigenze divergenti dei partner. Le risorse raccolte in comune non dovrebbero essere destinate a spese discrezionali, che riguardino il singolo paese, ma solo a priorità dettate a tutti dall’epidemia: le spese sanitarie e la liquidità da distribuire alle imprese (compresi gli autonomi), perché non falliscano e non licenzino i lavoratori, e alle famiglie in difficoltà. Inserire altre spese, compresi gli investimenti in infrastrutture, non avrebbe altro effetto che irrigidire le posizioni. Posti questi vincoli, le questioni tecniche sono superabili» [Sorrentino, Sole].

Gentiloni: «L’emissione di bond per mutualizzare il debito non verrà mai accettata, bisogna finalizzarla ad una missione, che può essere quella di affrontare l’emergenza sanitaria, di creare un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione e un piano per il sostegno alle imprese» [Ansa].

Clamoroso

Aristotele, sparendo le rondini a fine estate, si persuase che si posassero sui canneti e si mutassero in rane, in primavera emergendo poi dall’acqua e tornando rondini [Francesca Buoninconti Senza confini. Le straordinarie storie degli animali migratori Codice, Milano 2019].

In prima pagina

• Dittatura in Ungheria: Orbán ha i pieni poteri. Salvini «saluta con rispetto»
• Il ministro della Salute Speranza ha dichiarato che le misure di contenimento del coronavirus saranno estese «almeno fino a Pasqua». È quanto indicato dal comitato tecnico-scientifico. La riapertura graduale dell’Italia è prevista a partire dal 4 maggio. Il governo vuole evitare spostamenti per i ponti della Liberazione (25 aprile) e del Primo maggio. Per spiagge e concerti dovremo aspettare il vaccino
• In Italia abbiamo superato la soglia dei centomila contagi. Ieri s’è registrato il numero più alto di guariti dall’inizio dell’emergenza, 1.590. Torna a salire il dato giornaliero dei morti. Il virus rallenta a Milano. A Lodi e Bergamo si sono dimezzati gli interventi di soccorso. L’azzeramento dei casi è previsto tra il 5 e il 16 maggio
• Sono morti altri 13 medici in poche ore. Nicola Zingaretti è guarito. A Milano non si faranno autopsie fino alla fine dell’emergenza sanitaria
• La Spagna ha superato la Cina per numero di casi. Il principe Carlo ha finito l’isolamento e sta bene. Netanyahu è in quarantena. Trump ha prolungato le restrizioni fino al 30 aprile. In America le vendite delle armi sono quadruplicate. In Austria sarà obbligatorio indossare la mascherina nei supermercati. EasyJet ha sospeso tutti i voli.
• È morta la principessa spagnola Maria Teresa di Borbone, prima reale europea vittima del coronavirus. Plácido Domingo sta bene. È stato dimesso dall’ospedale. Harry e Meghan, che da oggi perdono il titolo di reali d’Inghilterra, sono negli Usa e dovranno pagarsi la scorta da soli
• L’Eurogruppo si riunirà il 7 aprile ma la Germania ha già fatto sapere che non è disposta ad aperture sui coronabond. Ora si pensa di far intervenire la Banca Europea degli Investimenti (Bei). Lo spread è tornato a salire
• Chiudono i primi pozzi di petrolio. Il prezzo al barile è sceso sotto ai 20 dollari.
• A scuola non si torna prima di maggio. Ci si prepara anche per gli esami a distanza
• I commissari hanno bloccato i conti di Tirrenia e si sono fermati i traghetti per Sardegna e Sicilia. Ma il governo assicura che i collegamenti con le isole saranno garantiti
• Un’app per tracciare i contagi. Il garante della privacy ha dato il via libera ma solo finché c’è l’emergenza sanitaria
• Nelle campagne servono 200 mila braccianti. Senza i romeni la raccolta di frutta e verdura è a rischio.
• Il Papa ha incontrato in Vaticano Giuseppe Conte. Angelo De Donatis è il primo porporato del collegio cardinalizio ad essere colpito dal coronavirus
• L’Egitto ha rinviato di nuovo l’udienza per George Zaky
• Il Giardino di primavera di van Gogh è stato rubato da un museo olandese chiuso per il coronavirus
• Via libera del Cio. Le Olimpiadi di Tokyo si terranno dal 23 luglio all’8 agosto 2021.

Cultura e Spettacolo

Serata dedicata alla musica e alla solidarietà con Musica che unisce, su Rai Uno (ore 20.30).

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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