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Polemiche sul prestito da 6,3 miliardi richiesto da FCA

Succede Oggi

Giornata internazionale dei musei • I cento anni dalla nascita di Wojtyla • L’assemblea dell’Oms • Si inizia il processo per l’assassinio di Luca Sacchi • Meryl Streep tiranna della moda su Canale 5, Tommy Lee Jones regista su Rai Movie, una Chicago distopica su Sky Cinema Suspense • Il Vangelo di oggi: «Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio» • Piogge e temporali sulle Alpi e Prealpi centrali, sulle regioni centrali e sulla Sardegna. Sole e nuvole sul resto d’Italia

Il caso Fca

È scoppiata una polemica intorno al prestito da 6,3 miliardi di euro chiesto da Fiat Chrysler Automobiles per sostenere le sue attività in Italia. Il prestito dovrebbe essere concesso da Intesa Sanpaolo. Fca ha chiesto allo Stato le garanzie previste dai decreti approvati per aiutare le imprese in difficoltà a causa del coronavirus, quindi tasso agevolato e parziale fidejussione della Sace (ossia, in ultima istanza, del ministero del Tesoro).

Il fatto che Fca abbia sede legale nei Paesi Bassi e sede fiscale nel Regno Unito ha generato molte critiche da parte di chi pensa che non dovrebbero ottenere aiuti pubblici quelle società che non pagano le tasse in Italia. Fca paga naturalmente in Italia le tasse legate alle attività produttive italiane, ma nel Regno Unito quelle legate agli utili del gruppo.

Fca ha spiegato di voler usare il prestito per investimenti rivolti «esclusivamente alle attività italiane del Gruppo Fca e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia». Fca in Italia gestisce 16 stabilimenti e 26 centri di ricerca e sviluppo, con 55.000 dipendenti in tutto. Le società che riforniscono il gruppo sono 5.500, con 200.000 dipendenti, a cui vanno aggiunte le circa 120.000 persone impiegate nelle concessionarie e nei servizi di assistenza ai clienti. In favore del prestito i sindacati che parlano di un sostegno a tutta la filiera. Spiega il segretario generale di Fismic Confsal Roberto Di Maulo che il 40% della componentistica italiana è destinato a Fca.

«La richiesta di Fca arriva attraverso Fca Italy, sfruttando la norma introdotta dal governo. Un importo pari al 25% del fatturato 2019, che ammonta a 25,2 miliardi, a sua volta un quarto dei ricavi globali di gruppo, pari a 108 miliardi. Fca ha spostato la sede legale ad Amsterdam per usufruire della normativa sul voto multiplo. A variare è stata anche la sede fiscale, con un trasferimento a Londra per risparmiare le imposte sui dividendi ai soci, tra cui l’azionista Exor, la holding che fa capo alla famiglia Agnelli. Negli ultimi tre anni la controllata Fca Italy ha chiuso i bilanci in rosso (-1,1 miliardi nel 2016, -673 milioni nel 2017, per -1,25 miliardi nel 2018), complici le difficoltà del mercato dell’auto ora travolto dalle misure di lockdown, con il quasi azzeramento delle immatricolazioni (-98% ad aprile)» [Ducci e Savelli, CdS].

A Detroit (USA) i tre colossi automobilistici, General Motors (GM), Ford e Fiat Chrysler Automobiles (Fca), riaprono già da oggi le loro fabbriche. A essere preoccupati gli operai convinti che nelle catene di montaggio non sia possibile mantenere la giusta distanza per evitare i rischi di diffusione del coronavirus. Molti degli addetti hanno più di 50 anni.

Clamoroso

L’inquietudine delle anguille che nuotano nel Tamigi è dovuta alla troppa cocaina sciolta nel fiume. La National Crime Agency mostra che il consumo di droga negli ultimi dieci anni è triplicato. «Lo scorso novembre c’è stato persino un surreale allarme tra gli over 90, con dieci di loro ricoverati in ospedale nel 2019 per cocaina contro i due di un decennio fa, e altri 379 tra gli over 60, rispetto ai 45 dei 2009». Il traffico è nelle mani della mafia albanese, che compra dai sudamericani, ha abbassato i prezzi e alzato la qualità del prodotto.
Coca assunta dai londinesi nel 2011: 40 tonnellate. Nel 2019: 117 tonnellate [Guerrera, Rep].

In prima pagina

• Da oggi l’Italia riapre, a un metro di distanza. Dopo una lunghissima trattativa con le Regioni, Conte ha firmato il Dpcm che detta le regole: riaprono bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri, estetisti, stabilimenti balneari e musei. Ci si potrà spostare nella propria regione senza limitazioni e senza più autocertificazione. Si potranno vedere anche gli amici, ma rimangono vietati gli assembramenti. Obbligatoria la mascherina nei luoghi chiusi
• Ogni Regione ha libertà di modificare le misure sul lockdown. Il più radicale è De Luca che in Campania rimanda le riaperture di bar e ristoranti
• In Italia ora i malati di coronavirus sono meno di settantamila. Non succedeva dal 28 marzo. Ieri si sono registrati 145 morti, il minimo dall’inizio del lockdown. Nel Lazio 18 contagi provocati da un funerale
• È scoppiata una polemica intorno al prestito da 6,3 miliardi chiesto da Fca in base ai decreti del governo per l’emergenza coronavirus (tasso basso, garanzia di Sace). In molti hanno fatto presente che Fca ha la sede legale nei Paesi Bassi e la sede fiscale nel Regno Unito. Come stanno davvero le cose
• In Spagna ieri ci sono stati meno di 100 morti. È la prima volta in due mesi. Il governo britannico conferma che riaprirà le scuole dal 1° giugno. A Bruxelles gli infermieri per protesta voltano le spalle alla premier belga
• Il Brasile è diventato il quarto paese al mondo per numero di contagi. Per il terzo giorno di fila la Russia ha poco meno di diecimila nuovi casi. In Qatar tre anni di carcere e 50 mila euro di multa per chi non indossa la mascherina. La Cina dice di aver esportato finora 50 miliardi di mascherine. A Jilin, nel nord est cinese, sono state introdotte restrizioni
• Da oggi si può tornare a messa. Riapre ai fedeli anche San Pietro. Prima però Francesco celebrerà una cerimonia senza fedeli per il centenario della nascita di Giovanni Paolo II
• Obama attacca Trump sulla gestione della pandemia: «Tantissimi uomini al comando non sanno cosa fare». Ieri negli Stati Uniti si sono contati 25.060 muovi casi e altre 1.224 morti per Covid-19
• In Israele è nato il governo Netanyahu-Gantz, dopo un anno di stallo politico. Record di ministri, tra i quali per la prima volta c’è un’ebrea etiope (all’Immigrazione)
• L’ambasciatore cinese in Israele è stato trovato morto nel suo letto. Non si conoscono le cause del decesso. Aperta un’inchiesta
• Un documentario che denuncia gli abusi sessuali su minori in Polonia ha spinto l’arcivescovo primate polacco a chiedere aiuto al Vaticano
• In Egitto è stata arrestata la direttrice dell’ultimo giornale indipendente
• Robert Spano, italo-islandese di 47 anni, è il più giovane presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo
• Matteo Renzi sta pensando se sfiduciare Bonafede
• Del Piero è stato ricoverato. Ha i calcoli renali e gli fanno male
• Calcio, partenza rinviata. Lega e Figc hanno steso un nuovo protocollo. Mercoledì si capirà quando di ricomincerà a giocare
• La Bundesliga è ripartita con l’audience tv triplicata
• Basket, Toti lascia la Virtus Roma. Deve concentrare le sue energie sulle aziende di famiglia in difficoltà
• I morti del weekend: il pianista Ezio Bosso, la fotografa Astrid Kirchherr, il cantante Phil May, il giornalista Sandro Petrone, la designer Nanda Vigo, l’attore Fred Willard, lo scrittore Ye Yonglie.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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