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Salone dei pagamenti 2019: il commento del Direttore Sodano

Le banche tradizionali si rivolgono a un mercato ampio e hanno un sistema di offerta che tende a soddisfare cittadini, famiglie e imprese. Per questo tipo di banche il modello di redditività tradizionale è a rischio perché hanno una struttura di costi da industria ricca, ma un volume di ricavi da industria povera. Questa difficoltà a generare ricavi nasce da due fattori, la crisi economica che ha abbassato il livello di domanda e nuovi vincoli normativi che rendono più difficile sviluppare business. Le banche stanno cercando soluzioni, per esempio aumentando le dimensioni attraverso operazioni di fusione che su un orizzonte temporale medio-lungo non sempre generano i benefici attesi. Altra soluzione è la riduzione dei costi, attraverso la razionalizzazione della rete delle filiali. Tuttavia, anche questa leva non è detto che generi benefici voluti, perché sicuramente ha un impatto sulla contrazione dei costi ma non necessariamente aumenterà il volume dei ricavi. 

Che fare? Nuovi prodotti e servizi diversi. Oltre ad una struttura più produttiva e snella, è necessario riorganizzare le attività e aumentare la quota dei portafogli in gestione, anche proponendosi come consulenti ma questo richiede competenze più ampie e un diverso modello di lavoro, lavorando più in team piuttosto che da soli. Ma la vera e più difficile scommessa è la digitalizzazione della banca, ad iniziare dalle carte di credito e di debito, coniugata con la conservazione degli sportelli sul territorio. Un caso da seguire è ICCREA come si è visto a Milano, al Salone dei pagamenti, dove è stato presentato Ventis un ecosistema digitale a supporto delle banche di credito cooperativo.

Nel video una rassegna del Salone raccontata in 100 secondi che conferma la straordinaria presenza di pubblico tra banche, aziende, cittadini, studenti, Fintech e start-up. Un evento partecipativo per comprendere, attraverso 80 sessioni e 380 speaker, gli scenari e le tendenze dell’innovazione nei pagamenti e della nuova società digitale che si sta affacciando. Ma anche per vedere da vicino e conoscere le ultime novità come la piattaforma Ventis di cui si è parlato al workshop di ICCREA con Antonio Galliano, head of E-bank, Stiven Muccioli e Matteo Miconi a cui ha partecipato il nostro direttore Giampaolo Sodano.

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Giampaolo Sodano

Artigiano, mastro oleario, giornalista e dirigente d’azienda, Giampaolo Sodano è nato a Roma. Prima di vincere nel 1966 un concorso ed entrare in Rai come funzionario programmi svolge una intensa attività pubblicistica come critico letterario e cinematografico. Nel 1971 è giornalista professionista. Nel 1979 è dirigente d’azienda della RAI. Nel 1983 è eletto deputato al Parlamento. Nel 1987 torna all’attività professionale in RAI ed è nominato vice-presidente e amministratore delegato di Sipra e successivamente direttore di Raidue. Nel 1994 è direttore generale di Sacis e l’anno successivo direttore di APC, direzione acquisti, produzioni e coproduzioni della Rai. Nel 1997 si dimette dalla RAI e diventa direttore di Canale5. Una breve esperienza dopo della quale da vita ad una società di consulenza “Comconsulting” con la quale nel 1999 collabora con il fondo B&S Electra per l’acquisizione della società Eagle Pictures spa di cui diventa presidente. Nel 2001 è eletto vicepresidente di ANICA e Presidente dell’Unidim (Unione Distributori). Dal 2008 al 2014 è vicepresidente di “Sitcom Televisione spa”. E’ stato Presidente di IAA. Sezione italiana (International Advertising Association), Presidente di Cartoons on the bay (Festival internazionale dei cartoni animati) e Presidente degli Incontri Internazionali di Cinema di Sorrento. Ha scritto e pubblicato “Le cose possibili” (Sugarco 1982), “Le coccarde verdemare” (Marsilio 1987), “Nascita di Venere” (Liguori editore 1995). Cambia vita e professione, diventa artigiano dell’olio e nel 1999 acquista un vecchio frantoio a Vetralla. Come mastro oleario si impegna nell’attività associativa assumendo l’incarico prima di vicepresidente e poi direttore dell’Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO). Con sua moglie Fabrizia ha pubblicato “Pane e olio. guida ai frantoi artigiani” e “Fuga dalla città”.

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