Samantha Cristoforetti ha lasciato l’Aeronautica, ancora ignoti i motivi

Succede Oggi:

Nuvole sul Centro-nord, con un po’ di pioggia su Liguria e Toscana. Sole sul Centro-sud • Nicola Piovani all’Auditorium Parco della Musica di Roma • A Cortina proiettano il film sugli orsi tratto da Buzzati • L’Atp Cup di tennis in Australia • Chiambretti su Rete 4 • Il Vangelo di oggi: «Ecce Agnus Dei».

Samantha Cristoforetti ha lasciato l’Aeronautica

Dalle 9.45 di ieri Samantha Cristoforetti non è più capitano dell’Aeronautica. L’astronauta dell’Esa si è congedata con il saluto alla bandiera dal corpo nel quale era entrata nel 2001. La cerimonia, in forma strettamente privata, si è svolta a Istrana, nel Trevigiano, dove ha sede il 51esimo Stormo. Cristoforetti si è presentata alle 9. Prima un brevissimo saluto con i presenti, poi il colloquio riservato con il comandante dello Stormo, il colonnello Massimiliano Pasqua. Cristoforetti avrebbe spiegato all’ufficiale i motivi del sorprendente addio. Motivi che non sono ancora stati resi noti. Assente, come già annunciato, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il generale di squadra Alberto Rosso. Il clima, riferiscono fonti dell’Aeronautica, è stato comunque garbato. Subito dopo il saluto alla bandiera e il disbrigo delle formalità di rito, Cristoforetti è salita su un aereo che l’ha riportata in Germania, dove vive.

In un messaggio postato ieri sera, la Cristoforetti scrive tra l’altro in polemica con l’Aeronautica militare: «Ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriate (queste ultime tre parole sono sottolineate nel testo originale, ndr), il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi». Sulle “situazioni” alle origini di un disaccordo così insanabile da portare al divorzio, Samantha Cristoforetti non aggiunge altro, almeno per il momento. Ma secondo la ricostruzione fatta ieri da Repubblica potrebbero avere a che fare con la determinazione delle alte gerarchie militari di affiancare agli astronauti italiani già in servizio anche il tenente colonnello Walter Villadei. Una richiesta in tal senso sarebbe stata presentata formalmente dall’Italia all’Esa proprio durante la Ministeriale di Siviglia. Richiesta respinta, forse anche perché in palese contraddizione con un accordo firmato nei primi anni Duemila da tutte le agenzie spaziali nazionali che hanno delegato all’Esa la formazione degli astronauti europei, rinunciando ad addestrarne di propri. Nonostante questo impegno, sottoscritto anche dall’Asi, la Difesa ha continuato a investire (due milioni di euro) su Villadei per la sua formazione da cosmonauta presso la Star City di Mosca» [Fraioli, Rep].

Clamoroso
Tra le complicazioni dell’inchiesta sulla morte di Kennedy, il fatto che il chirurgo Malcom Oliver Perry, nel tentativo di salvarlo, allungò con un’incisione orizzontale il foro del proiettile che gli aveva trovato in gola, con l’idea di infilarci il tubo per la tracheotomia. È per questo che non si riuscì mai a capire dove quel proiettile si fosse infilato e quanti colpi, e quindi quante mani, lo avessero ucciso [Romano, Libero, recensendo Sotto i ferri. Storia della chirurgia in 29 straordinarie operazioni, Codice Edizioni, Milano 2019].

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• A spasso per Venezia con due emu.

Cultura e Spettacolo

All’Auditorium Parco della Musica di Roma il concerto-spettacolo La musica è pericolosa di e con Nicola Piovani (ore 21). Altri concerti: Gianni Morandi è al Teatro Duse di Bologna; i Diaframma sono al Ganz of Bicchio di Viareggio (Lucca). Al Cinema Eden di Cortina d’Ampezzo (Belluno), nell’ambito della rassegna «Una montagna di libri», proiezione speciale di La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti (ore 17.30), seguita da un incontro col regista presso il negozio Sottosopra (ore 19.30).

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