Il Pensiero Libero

Se la Sinistra piange, la Destra non ride

Nella parte Eurocontinentale dell’Occidente il partito più forte è la Sinistra. Per diverse ragioni:

  • marcia all’unisono con il potere finanziario di New York, Londra e Bruxelles;
  • ha, conseguentemente, il sostegno a dir poco mass-mediatico anche nei Paesi che si sono sottratti all’egemonia bancaria (Stati Uniti d’America di Donald Trump e Regno Unito di Gran Bretagna di Boris Jonhson);
  • detiene tutt’intero il potere istituzionale negli Stati-membri dell’Unione Europeo con propri rappresentanti (graditi all’establishment finanziario) o con missi dominici, allevati “in vitro” in strutture ad hoc e catapultati al governo di Paesi di pur solida tradizione democratica;
  • può contare su una miriade di ricorrenze, celebrazioni, rimembranze, giornate commemorative e luttuose di pagine tragiche dell’umanità che rinfocolano vecchi odi contro gli avversari.

Eppure, a dispetto di tutto questo, la Sinistra sembra dibattersi in una crisi che a molti appare irreversibile. Difatti: sostituita la vecchia ideologia pseudo (o falsamente o sedicente) rivoluzionaria dell’uguaglianza universale (religiosa o ideologica), oggi la Sinistra, sotto l’egida del brocardo del quieta non movere si adopera unicamente per garantire la conservazione di uno status quo favorevole all’egemonia bancaria. E’ dilaniata, però, dalla competizione interna dei suoi gruppi e gruppuscoli.

In Italia, tali fazioni, turbolente e rissose, sono capeggiate da leader di modesta caratura politica che tentano di avere il possesso di “ambo le chiavi del cor di Federico” (id est: l’alta Finanza) o di ritornare ad averlo, dopo errori madornali compiuti nella gestione del potere (errori che a Wall Street, alla City o a Bruxelles non sono abituati a perdonare (per il noto proverbio che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”). E ciò fanno anche, con il sostegno delle tante Sardine che riempiono con l’aiuto di fondi “misteriosi” le piazze in luogo delle vecchie folle osannanti a un Grillo oggi spompato e senza voce.

In Francia, patria della rivoluzione unica e feroce del 1789, le cose nel terzo millennio vanno diversamente. La delusione per una seconda (dopo quella italiana) scelta infelice di un Capo “catapultato” sul più alto seggio della Repubblica, ha stimolato e prodotto l’invenzione di una “rivoluzione a rate” di cadenza settimanale, che contribuisce egregiamente a tenere lo Stato (ritenuto, comunque, in apicibus, entità ostile alle mani libere delle Banche) in stato di scacco permanente e di coagulare consensi tra la gente “di ordine”, sempre utile al momento opportuno e sempre orientata ad attribuire colpe e nefandezze a nemici stranieri (La Russia di Putin? E perché?) o interni (Le Pen e camerati, per farsi del male?).

Limitando l’analisi ai due Paesi “cugini latini”, si può dire che la Sinistra conosce bene la “parola d’ordine” (“Non disturbare i manovratori di Wall Street, Londra e Bruxelles”) ma adegua, sempre peggio, a essa la sua azione politica, perdendo progressivamente consensi.

Se la Sinistra piange, la Destra non ride.

Per converso la Destra, particolarmente in Italia, si muove, nel marasma più assoluto e brancola nel buio. Ecco le ragioni:

  • confonde le richieste razionali di recupero della sovranità sottratta agli Stati-membri dell’Unione Europea (dirette a far riprendere quota a una produzione industriale che per quelle sottrazioni batte il passo) con gli aneliti irrazionalistici del Nazionalismo di epoche che dovrebbe ritenere passate per tempo;
  • altera l’anelito a difendere i confini nazionali (presente persino nella legge Turco-Napolitano di “sinistra” memoria) con manifestazioni di “avanguardismo” mussoliniano, sostituendo le felpe all’orbace;
  • stipula alleanze e coalizioni politiche con forze che annoverano tra i propri aderenti membri autorevoli di organismi fiancheggiatori, soprattutto a livello internazionale, dell’attività prevaricatrice delle Banche;
  • non capisce che le forze cattoliche, attraverso lo IOR del Vaticano, fanno parte (sia pure inconsciamente a livello di massa) dello schieramento a essa contrario e cerca di ingraziarsele con cristi, madonne e rosari tra le dita e, quel che è peggio, con promesse di Crociate anti-abortistiche di democristiana memoria;
  • non capisce che per combattere lo strapotere bancario non è necessario esibire il virilismo maschilistico, richiamandosi a pose del Duce, ma basta un tenace perseguimento dell’obiettivo con raziocinio e determinazione.

In questa terrificante situazione, la mancanza di una forza liberale degna della tradizione conservatrice anglosassone peggiora il quadro in modo, purtroppo, tragico. Il nostro liberalismo non è figlio dell’illuminismo inglese (quello vero Di Locke e di Hume, padre della democrazia liberale) ma di quello francese (quello, dalle “luci spente” di cui a un mio precedente libro, ed è stato progenitore del Terrore) e dell’Idealismo tedesco hegeliano (all’origine delle due grandi e nefaste sciagure del secolo breve).

Orbene, senza una forza autenticamente liberale che:

  • recida i legami con le sue antiche origini cosiddette risorgimentali di effettivo e sostanziale sostegno dell’azione di potenze straniere (in lotta con altre);
  • che smetta di essere succube di quei cattolici che hanno scritto la Costituzione a quattro mani con i soli comunisti;
  • che, finalmente, cessi di essere ossequiente, com’è stata per anni, di una Confindustria che ancora oggi non mostra neppure di avere capito le ragioni per cui un Paese, proptro a causa dei vincoli imposti dall’Unione Europea, da grande potenza industriale è finito in brache di tela.

In conclusione: non è azzardato pensare che senza una tale forza non vi sia speranza per la ripresa di un Paese che dai tempi di Dante non fa alcuno sforzo per non essere servo.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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