Il piacere dei sensi

Se mi cerchi, non ci sono

Due tonde C segnate sulla porta di casa costituiscono e sostituiscono il messaggio del padrone di casa all’amico visitatore: semicerchi, non ‘Ci’, sono = se mi cerchi non ci sono! Il tempo necessario per risolvere l’arcano cifrato permetterà ai due amici di ritrovarsi. È il meccanismo, uno tra tanti, che caratterizza la «crittografia pura» indicata semplicemente come «crittografia»; l’esempio citato non è certo molto ortodosso, ma dà l’idea dell’assoluta libertà di ragionamento da seguire nella spiegazione di questo tipo di gioco: al solutore non viene dato altro aiuto che l’indicazione numerica delle lettere che compongono le parole della prima lettura (chiave) e della frase risolutiva.

Da questo esempio di Cameo del 1924,

Crittografia (1,1,3,3,1,1,1,8,1,1, = 2,6,1,3,2,7)
UGNA

è possibile trarre la soluzione: U N fan ale a G, a sinistra d’A = un fanale a gas in istrada. Sembra impossibile, ma non tanto, se è vero che ogni mese le riviste specializzate pubblicano decine di questi rompicapo ed essi vengono sistematicamente risolti!

La loro difficoltà deriva principalmente dalla varietà di meccanismi sui quali può imperniarsi la chiave risolutiva: la quale, infatti, può vertere sullo scarto, l’aggiunta, lo spostamento di una o più lettere, sulla loro anomala collocazione o rappresentazione grafica, sulla possibilità di diversa lettura offerta dall’insieme di lettere esposte, sulla sostituzione finalizzata di alcune lettere ecc.

CANUTI CA, se perdete N, U, T, I = case per detenuti
FUNE TESA FUNE sta con TESA = funesta contesa
.OR.GGIO C A vi dan coraggio = cavi d’ancoraggio
SEGA colle G A scorte S,E = collega scortese
F O N F, O, N distanziati = fondi stanziati
GELSO S tolta, GELO si à = stolta gelosia
CONCA CONTE, se per CA useremo TE = contese per cause remote
… PQGST… G ove R non è palese = governo nepalese
MICI se dimentichi MI, CI = sedimenti chimici

sono tutti esempi abbastanza significativi di «crittografie pure».

Un aiuto essenziale offerto al solutore è dato dal diagramma numerico che informa circa il numero delle lettere delle parole della prima e della seconda lettura, così come mostrano questi esempi:

Crittografia (2,1,1,8 = 6,6):
GAGA

Crittografia (1,1,6,1,1,1,4 = 2,6,3,4)
DAL

che si spiegano rispettivamente così:

le G A replichi = legare plichi

e

l’A levata, D A L sole = la levata del sole

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Raffaele Aragona

Raffaele Aragona (Napoli), ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni all’Università di Napoli “Federico II”. Giornalista pubblicista, ideatore e promotore dei convegni di caprienigma, è tra i fondatori dell’Oplepo. Per la “Biblioteca Oplepiana” ha scritto La viola del bardo. Piccolo omonimario illustrato (1994) e molti altri lavori in forma collettanea. Autore di Una voce poco fa. Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana (Zanichelli, 1994), ha curato per le Edizioni Scientifiche Italiane, i volumi: Enigmatica. Per una poietica ludica (1996), Le vertigini del labirinto (2000), La regola è questa (2002), Sillabe di Sibilla (2004), Il doppio (2006), Illusione e seduzione (2010), L’invenzione e la regola (2012). Sono anche a sua cura: Antichi indovinelli napoletani (Tommaso Marotta, 1991, ried. Marotta & Cafiero, 1994), Capri à contrainte (La Conchiglia, 2000), Napoli potenziale (Dante & Descartes, 2007) e il volume Italo Calvino. Percorsi potenziali (Manni, 2008). Ha pubblicato il volumetto Pizza nella collana “Petit Précis de gastronomie italienne” (Éditions du Pétrin, Paris, 2017). È autore di due volumi per le edizioni in riga (2019): Enigmi e dintorni e Sapori della mente. Dizionario di Gastronomia Potenziale. Il suo Oplepiana. Dizionario di letteratura potenziale è pubblicato da Zanichelli (2002).

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