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Tappeto rosso per la copertura a tappeto de “I Messaggeri d’Abruzzo”

Un tour mediatico piuttosto impegnativo e senza precedenti in Abruzzo per il lancio del secondo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” dell’autore newyorkese Dom Serafini, tour partito il 4 luglio da Pescara alla Libreria Mondadori e quindi proseguito a Guardiagrele, L’Aquila, e Giulianova, per completarsi a Vasto il 17 luglio. Cinque tappe che hanno coperto tutte e quattro le provincie, impegnando 21 relatori, due dirette via Facebook ed un collegamento via Zoom.

            A Pescara ha presentato il giornalista Generoso D’Agnese, esperto di emigrazione e collaboratore del “Messaggero Sant’Antonio”, “L’Osservatore Romano” e “AmericaOggi”. Sono intervenuti: Antonio Bini, direttore della rivista “Abruzzo nel Mondo”, e Laura Di Russo, responsabile ufficio Emigrazione Regione Abruzzo. Antonio Bini ha dettagliato il suo intervento, incluso nel libro: “gli abruzzesi non sono solo quelli che risiedono nella regione. Quanti vivono oltre i confini regionali e nazionali superano infatti quelli ‘rimasti’ nella propria terra d’origine in Abruzzo”. Laura Di Russo invece ha illustrato la fitta rete di associazioni abruzzesi nel mondo, anch’esse messaggeri ed ambasciatori d’Abruzzo nel mondo.

            Il nuovo libro di Serafini, pubblicato da Edizioni Il Viandante, raggruppa 100 personaggi di origini abruzzesi sparsi in tutto il mondo, che si vanno ad aggiungere ai primi 100 apparsi nel primo volume de “I Messaggeri”, uscito nel 2020. Sono tutti personaggi che tornano in Abruzzo ogni domenica, nella rubrica curata da Serafini  da New York City per il quotidiano Il Messaggero, poi raccolti in un volume come quello pubblicato.

            Questi personaggi hanno poco a che fare con la vecchia emigrazione stile “valigia di cartone” e invece molto con la piú attuale “fuga di cervelli”. Per questo motivo il libro offre spunti che vanno oltre la semplice curiositá. I giovani potrebbero trovarlo utile per ottenere spunti per una possibile carriera all’estero, e gli adulti regalarlo ai giovani come fonte di ispirazione per percorsi di successo, in svariati campi.

            Durante la seconda tappa c’é stato lo show di Federico Perrotta. Il Sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio, che ha ospitato l’evento presso i Portici di Santa Maria Maggiore, ha galvanizzato il comico-attore abruzzese, che si é esibito in vari sketch sul tema di emigrazione.

            Perrotta si “é scusato” con gli abruzzesi che devono emigrare. Molto entusiasmo anche da parte del Sindaco Di Prinzio, che ha ricordato le sue origini da una famiglia di emigrati, e dall’Assessore alla Cultura e vice sindaco Flora Bianco.

            La presentazione é stata trasmessa via Internet da Gianni D’Onofrio, raggiungendo numerose visualizzazioni in diretta su Facebook e in differita su YouTube da tutte le parti del mondo. 

            Passati a L’Aquila, il rettore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia, si é detto contento di aver ospitato al Gssi “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” come “primo evento in presenza dall’inizio della pandemia”. Poi Serafini ha fatto presente che “il compito di far conoscere l’Abruzzo all’estero spetta alle istituzioni. Il mio é semplicemente quello di far conoscere in Abruzzo le eccellenze abruzzesi che sono all’estero e fornire esempi ai giovani su come aver successo all’estero”.

            Dopo che il relatore Goffredo Palmerini, esperto analista e ricercatore sull’emigrazione, ha illustrato il vecchio e nuovo panorama dell’emigrazione, Alessandro Pajewski ha descritto il “ritorno dei cervelli” spiegando come, nel suo caso, abbia scelto di guadagnare meno che negli Usa, pur di tornare in Abruzzo, dove ora si occupa di Trasferimento Tecnologico per il Gssi.

            Precedentemente il Rettore Coccia aveva riassunto la sua sfida come quella di “far tornare, far restare e chiamare” i talenti in Abruzzo, e a L’Aquila in particolare.

            Il giornalista Niccoló d’Aquino, definitosi “immigrato” da Roma e Milano, ha subito chiarito di ritenersi piú abruzzese dei presenti, perché “voi ci siete nati, io l’ho scelta [come ulteriore residenza]”. Il giornalista ha anche fatto notare che a descrivere le virtú dell’antica Roma non erano i romani, bensí gli stranieri, che lui chiama “italici”, e quindi per decantare l’Abruzzo servono dei “nuovi italici”.

            Infine, nonostante gli esigui profitti che offre l’editoria (“se si va al pareggio é giá un guadagno”) Arturo Bernava, direttore de Il Viandante, la casa editrice de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”, si é impegnato a pubblicare ulteriori volumi che mettano in risalto gli abruzzesi all’estero.

            Giulianova, da parte sua, ha ospitato un evento internazionale, con collegamenti via Zoom con Milano e via Facebook con il mondo. E visto che a Giulianova piace esagerare, l’occasione della presentazione é stata definita “planetaria”. A fare gli onori di casa presso il Circolo Nautico sono stati quattro giuliesi ed il presidente dell’Associazione Abruzzo in Lombardia, Angelo Dell’Appennino, in collegamento via Zoom, mentre Francesco Marcozzi, con la sua Radio Giulianova, ha trasmesso l’evento in diretta. A fare da moderatore é stato il medico chirurgo Pietro Campanaro, che ha ricordato come il Circolo abbia ospitato le presentazioni di ben tre libri di Serafini pubblicati da Il Viandante, rappresentato all’evento dal direttore Arturo Bernava. 

            La stessa casa editrice ha pubblicato “Il pescatore di sogni”, libro romanzato su Giulianova degli anni 40 – 60 dell’avvocato Marco Ferrari, ora presidente del Circolo Nautico, che ha presentato i numerosi giuliesi che hanno avuto successo all’estero. A fornire una prospettiva storica sull’emigrazione é stato il ricercatore Walter De Berardinis, che ha illustrato anche alcuni casi drammatici e particolari. Tra i relatori, Davide Michelucci, il giovane presidente dell’associazione Residents of Abruzzo in the World, ha offerto una prospettiva sui giovani che cercano di far carriera all’estero.

            A rappresentare la cittá di Giulianova vi era Paolo Vasanella, presidente del Consiglio comunale, che ha usato l’occasione per “ufficializzare” il prossimo anno un appuntamento a Giulianova con gli emigrati abruzzesi.

            Tra il pubblico era naturalmente presente un folto gruppo di personaggi descritti nel libro e alcuni famigliari di coloro che non hanno potuto partecipare, come Federica, sorella dell’AD di Fincantieri Cina, Fabrizio Ferri, attualmente a Shanghai.

Alla presentazione vi erano anche Michele Ferrante e Luigi De Berardinis, in qualitá di rappresentanti dell’Associazione “Amici di Tortoreto”, organizzatori  dell’evento annuale “Giornate dell’Emigrante”.

            Alla conclusione del tour, sono arrivati a Vasto relatori da tutto l’Abruzzo per la presentazione de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”: Marco Signori, direttore di “Virtú Quotidiane” da L’Aquila; Antonio Bini, direttore di “Abruzzo nel Mondo” da Pescara; Arturo Bernava, editore de “Il Viandante” (la casa editrice del libro), da Chieti, e l’autore Dom Serafinida Giulianova. Sono stati accolti da un pubblico numeroso presso la Pinacoteca del Palazzo D’Avalos di Vasto, con la conduzione della maestra di cerimonie, l’executive chef vastese Rosanna Di Michele.

            La moltitudine di abruzzesi che ha avuto successo all’estero ha spinto uno dei partecipanti, il professore Nino Fulano, a chiedere all’autore se ci fosse una caratteristica comune che lega questi abruzzesi all’estero. “Sicuramente un filo conduttore ci sará”, é stata la risposta di Serafini, “ma di preciso ancora non l’ho trovato. Forse la gran voglia di avere successo e il saper affrontare le sfide in modo diverso dagli altri”.

Nella foto una carrellata dei relatori e la copertina del libro.

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