Palazzo Carignano è uno dei simboli del Risorgimento Italiano ed è affascinante come tutta la piazza in cui si trova e da cui prende il nome, trasmettendo di riflesso il suo fascino ai locali che hanno la fortuna di godere della sua vista. Il ristorante Del Cambio è senza dubbio il più noto per storia e importanza, ma la Farmacia della porta accanto non è da meno. La Farmacia Del Cambio occupa i locali della storica farmacia Bestente, che venne fondata nel 1833 e di cui conserva ancora gli interni in legno scuro e le decorazioni dorate che esaltano le preparazioni dolci e salate di Fabrizio Galla custodite nelle teche in vetro. Dalla colazione all’aperitivo è possibile approfittare della formula d’asporto, oppure sostare per godersi l’ambiente informale ma elegante o il bel dehor che affaccia direttamente su Palazzo Carignano.
L’offerta ampia del pranzo comprende piatti del giorno, sandwich e mini sandwich d’autore, piatti freddi della tradizione piemontese come il vitello tonnato e l’insalata russa e stuzzichini da aperitivo come le tartine al patè. Per la nostra pausa abbiamo assaggiato un antipasto di peperoni e acciughe, delicati e gustosi, accompagnati da del buon pane a lievitazione naturale e da grissini croccanti, una fresca insalata di salmone marinato con arancia, salsa di yogurt, cipolla rossa e cetriolini, dove l’alta qualità del pesce sposava con finezza la salsa allo yogurt, e un classico maxi toast Farmacia, con pane morbidissimo, fontina e prosciutto cotto eccellenti, godurioso nella sua semplicità. In chiusura una dolce tentazione: la torta monoporzione al cioccolato e lamponi, fondente e deliziosa.
L’interno è piccolo nelle dimensioni ma elegante negli arredi storici, con boiserie di legno scuro e decorazioni dorate. I pasticcini sono esposti come se fossero piccoli gioielli nelle teche in vetro, mentre in fondo al locale si intravede la cucina del ristorante Del Cambio.
Servizio: Attento, cortese e preciso.
Voto 4/5
Farmacia Del Cambio, Piazza Carignano, 2 – Torino. Telefono 011/546690
Recensione tratta da La Pecora Nera Editore
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