La pecora nera

Torino: gelateria Menodiciotto

La storia di questa piccola gelateria, sita in uno dei punti più turistici di Torino, sotto i portici di Piazza Castello, nasce nella cucina del ristorante di famiglia, l’allora due stelle Michelin “Al Gatto Nero”, quando trent’anni fa si facevano i primi esperimenti sul gelato da offrire come dessert. Di strada, nel frattempo, ne è stata fatta molta e il progetto IoAgricultura ne è forse l’aspetto più interessante, contemporaneo e sostenibile insieme: partire, infatti, dalla cultura tradizionale contadina, selezionando le materie prime sempre più all’origine.

Il latte, ad esempio, arriva dal loro allevamento di mucche Montbéliarde, di cui riescono a curare l’alimentazione, le uova da galline allevate a terra e la frutta solo quella fresca di stagione. I gusti sono per lo più tradizionali: crema, fior di latte, gianduja, pistacchio, caffè, stracciatella, nocciola oltre ai sorbetti e fondente nero, anch’esso senza latte, e qualche gusto nuovo a seconda del momento.

Torino: gelateria Menodiciotto (facebook.com)

Per la nostra pausa abbiamo scelto il fondente nero, ottimo nella consistenza e dal gusto intenso ma con una nota amara troppo pronunciata, il dulce de leche dal sapore non troppo definito, la ricotta dal buon sapore di latte, ma un po’ troppo dolce e, infine, la panna giusta nella consistenza e nel grado zuccherino. Seduti a uno dei tavolini presenti è possibile assaggiare una coppa, un taglio al caffè, cioccolata, amarena e liquori vari e provare la “degustazione sushi”, ovvero quattro pezzi di gelato a forma di rolls e sashimi con accostamenti (per ogni pezzo) di due gusti diversi. Disponibili inoltre granite, yogurt gelato e crema al caffè.

Menodiciotto: ambiente

Un interno sui toni del bianco con belle immagini colorate di frutta e gelati e una suggestiva vista sul retro medioevale di Palazzo Madama.

Servizio: Un servizio cortese e competente nella spiegazione dei gusti e nell’origine delle materie prime.

Voto 3/5

Menodiciotto, Piazza Castello, 54 – Torino. Telefono 011/5618198

Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.

Condividi
La Pecora Nera

Innanzitutto perché Pecora Nera? Perché vogliamo essere una voce fuori dal coro nel mondo dell’enogastronomia. E’ sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo con la cucina e il vino da tempo diventati un fenomeno di massa e di costume: gli interessi economici sono cresciuti a dismisura e gli investimenti pubblicitari “guidano” ormai gran parte dei contenuti dell’editoria di settore. Il nostro punto di forza è il non avere conflitti di interesse con i soggetti valutati in modo critico nelle nostre guide, così da poter scrivere nell’interesse unico del lettore. Per scriverci: info@lapecoranera.net

Ultimi articoli

Il potere di adesso

Eckhart Tolle una notte nel mezzo di una depressione e di un periodo difficile comprende…

23 Aprile 2024

Viva la giornata mondiale del libro!

Oggi 23 APRILE si celebra la 𝙂𝙄𝙊𝙍𝙉𝘼𝙏𝘼 𝙈𝙊𝙉𝘿𝙄𝘼𝙇𝙀 𝘿𝙀𝙇 𝙇𝙄𝘽𝙍𝙊 𝙀 𝘿𝙀𝙇 𝘿𝙄𝙍𝙄𝙏𝙏𝙊 𝘿❜𝘼𝙐𝙏𝙊𝙍𝙀 che…

23 Aprile 2024

Brand: l’importanza di essere coerenti e congruenti con i valori dichiarati

I brand devono prendere posizione sulle questioni importanti? La domanda è vecchia quasi quanto quella…

23 Aprile 2024

L’intelligenza artificiale sta uccidendo la fotografia?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Francesco Castiglione che si domanda se l'Intelligenza…

23 Aprile 2024

La via del guerriero di pace

Nel mezzo del campus universitario di Barclay in California scorre la vita di Dan Millman,…

12 Aprile 2024

22 Aprile: incontro con Zanolli e La Barbera – Invia la tua domanda!

Lunedì 22 aprile ore 18.30 avrò il piacere e l'onere/onore di intervistare Sebastiano Zanolli e…

12 Aprile 2024