Con due sedi nel cuore di Torino – una subito fuori la Galleria Subalpina e l’altra nel nucleo medioevale della città – Più di un gelato ha voluto fin dalla sua creazione, nel 2009, investire su materie prime di eccellenza genuine ed esclusivamente naturali, trasformate con sapienza secondo la storica tradizione dei Maestri Gelatieri piemontesi. La gestione delle gelateria e la preparazione dei gelati è affidata alla Cooperativa Insieme che a sua volta è stata pensata e creata dalla Cooperativa Ass.i.s.te, coinvolgendo professionalità artigiane d’eccellenza che volevano trasferire nel mondo del gelato i “principi cooperativi che hanno da sempre animato il loro impegno a favore dell’infanzia, degli anziani, delle famiglie”.
Il risultato, ottimo, è quello effettivamente di un gelato naturale e genuino che anche i gusti dimostrano: non troppi, selezionati, per lo più nel solco della tradizione come i classici fior di panna, stracciatella, sorbetto al cioccolato extra-noir, nocciola, crema, pistacchio, limone. Per la nostra pausa rinfrescante abbiamo voluto assaggiare dei gusti un po’ più creativi, come ricotta e fichi caramellati (in buon equilibrio tra il sapore delicato del latte e quello intenso dei fichi e del caramello), mimosa (base crema con le scorze di limone, paste di meliga e limoncello), croccante al gianduia (realizzato a partire da un ottimo cioccolato alla nocciola); la panna montata era leggera e non troppo dolce. Durante la stagione fredda cioccolata calda, zabaione da passeggio caldo sostituiscono le granite siciliane, frappé e la frutta fresca ripiena di gelato; sempre disponibili gli affogati al caffè, la crema artigianale al caffè e una chicca in accompagnamento al loro ottimo caffè espresso: un mini pirottino di cialda ripieno di panna montata o gelato.
Pulito, essenziale e luminoso, sui toni del bianco con un’iconica lavagna sui cui, giornalmente, vengono scritti i gusti disponibili.
Servizio: Cortese e competente.
Voto 3,5/5
Più di un gelato, Galleria Subalpina, 32 Centro – Torino. Telefono 345/1862428
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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