Tra le pizzerie torinesi che propongono l’impasto alla napoletana, non si può non menzionare Cammafà, un locale che conta ormai tre sedi in città e che intende perpetuare la tradizione partenopea, dall’antipasto al dolce. Nella realtà dei fatti presenta però qualche pecca, anche se non delude l’aspettativa sul fronte pizza. La preparazione, infatti, parte da una lievitazione lenta e il prodotto finale risulta morbido, rimanendo tale sino all’ultimo boccone, con un cornicione pronunciato, ben cotto e alveolato. Per il condimento viene utilizzato il fiordilatte in cottura o mozzarella di bufala a crudo.
Abbiamo iniziato la nostra cena spizzicando “a’ nucella”, un antipasto costituito da sfiziose zeppoline di pasta fritta, condite con una gustosa salsa di pomodoro e origano, accompagnate da affettati, formaggio e olive, discreti, ma abbastanza ordinari come qualità. Più soddisfacente l’assaggio delle pizze, a partire dalla semplice marinara, condita con un’ottima salsa. Così come ci sono piaciute la calabra, con fiordilatte e n’duja, e la sottobosco, a base di funghi porcini e champignon. Il condimento risultava adeguato e il fiordilatte rimaneva morbido anche da freddo.
Unico neo la consistenza dell’impasto verso il centro, che rimane un po’ molle.
La carta dolci propone un piccolo assortimento di dolci non solo della tradizione napoletana, leggermente rivisitati come, ad esempio, il tiramisù al bicchiere con crema di nocciole, un’improbabile torta ‘900, il babà al rum e la pastiera, quest’ultima molto buona. Da bere ci sono bibite e birre in bottiglia, due birre alla spina e diverse etichette di vini nazionali, che spaziano dai rossi corposi, ai bianchi, includendo vari tipi di bollicine.
Il locale è ampio e arredato in modo originale, con finto balconcino e panni stessi, ricordando i vicoli dei quartieri popolari. Tuttavia i tavoli sono troppi e, di conseguenza, eccessivamente attaccati l’uno all’altro.
I camerieri in sala sono pochi, pertanto corrono da un tavolo all’altro e, nonostante la gentilezza e l’efficienza, viene un po’ d’ansia, con la sensazione di doversi sbrigare per lasciare libero il tavolo. Forse perché la pizzeria è molto frequentata, abbiamo percepito una scarsa empatia con la clientela. Peccato, una maggiore cura dell’avventore renderebbe la sosta sicuramente più gradevole. Non è possibile prenotare ed è consigliabile presentarsi poco prima dell’apertura per evitare code estenuanti.
Pizzeria Cammafà, Via Pio VII, 19 Lingotto – Torino. Telefono 011 2764256
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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