È un compito piuttosto arduo quello di portare la grande varietà della cucina emiliana di qualità nel cuore di Torino, terra di carni pregiate e piatti altrettanto sostanziosi, ma questo ristorante ai margini del Quadrilatero Romano riesce abilmente nell’intento, unendo i sapori genuini di Bologna “la Grassa” a un pizzico d’eleganza sabauda. Ai salumi è riservata un’attenzione particolare, attraverso degustazioni ad hoc di culatello, salumi misti, cotti piacentini e salami, oltre a un percorso dedicato a 5 stagionature di parmigiano reggiano.
In occasione della nostra visita, il menù degustazione è stato introdotto da un apprezzabile amuse bouche di maialino con salsa di barbabietola e, come antipasti, l’immancabile gnocco fritto, fragrante e non unto, con formaggio squacquerone delicato e dalla consistenza leggermente farinosa, ed un ottimo millefoglie ai semi di nigella con verdure appena scottate, accompagnate da pecorino dolce e un gustoso pesto di basilico. Abbiamo proseguito con dei tortelli dalla sfoglia all’uovo molto sottile che una cottura leggermente prolungata ha reso troppo molli, tuttavia dal ripieno molto ricco e conditi con olio Evo DOP di Brisighella e abbondante parmigiano Vacche Rosse.
Spinti da curiosità, abbiamo ordinato anche dei passatelli al profumo di limone con salsa caciucco, asparagi di mare e polipetti, sostanziosi ma dal sapore un po’ sbilanciato a favore dell’agrume e dal condimento piuttosto insapore. Come secondo una prelibata spalla cotta su letto di patate schiacciate, asparagi scottati, senape e salsa verde di spinaci e per finire un fresco gelato alla vaniglia con olio Evo e sfoglia croccante semidolce. Da segnalare una discreta carta dei vini, con un buon sfuso biologico dalle colline bolognesi.
Essenziale e dal tocco moderno, con un caldo rosso mattone alle pareti e pochi tavoli all’interno dall’apparecchiatura sobria. Durante la bella stagione è possibile cenare all’aperto nella deliziosa piazzetta lontana dalla movida urbana.
Servizio: Gentile ed accogliente, ma certamente non agevolato dai tempi molto lunghi di uscita dei piatti e da una certa rigidità della cucina a modifiche del menù.
Voto 3,5/5
Le Scodelle, Via Stampatori, 16 – Torino. Telefono 011 764 16 23
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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