Si conferma come uno dei migliori ristoranti di Torino per rapporto qualità prezzo, questa solida insegna di San Salvario che deve il suo nome allo pseudonimo Aristarco Scannabue dello scrittore Giuseppe Baretti a cui è intitolata la via che lambisce il locale. La cucina è tradizionale e ordinando antipasto, primo e secondo si supera, sebbene di poco, la soglia dei 35 euro per l’inserimento in guida, ma optando per il menù della tradizione si resta al di sotto, nonostante i 2,50 euro di aumento rispetto all’anno scorso.
Discorso a sé merita la carta dei vini molto bella, aperta da una sezione al calice (i più importanti con sistema Coravin) e poi suddivisa per denominazione e nel caso del Barolo in sottozone: le scelte denotano competenza e i ricarichi calibrati con buonsenso invitano a bere.
Accolti da un buon cestino del pane e da un rinfrescante gazpacho di pomodoro, abbiamo dato il via al nostro percorso della tradizione con un’eccellente interpretazione del vitello tonnato, con la carne giustamente rosa, seguito da un cappuccino di baccalà con il pesce mantecato adagiato su delle patate lesse e sormontato da crema di patate in un bel gioco di consistenze. Impeccabili pure gli agnolotti del plin ai tre arrosti serviti con burro di montagna e la tenerissima e saporita guancia di manzo brasata al Barbera su purea di patate. Conclusione affidata a una rassicurante panna cotta servita con caramello.
Molto caratteristico, con un’atmosfera calda e informale e i bei tavoli in legno con piano in marmo coperto parzialmente da runner in tessuto non tessuto, stesso materiale dei tovaglioli, che già criticammo nella passata edizione della guida. Ben attrezzato il dehor, fruibile pure in inverno grazie ai funghetti a gas, con tavoli in metallo sistemati su una pedana in legno purtroppo poco stabile (ad ogni passaggio dei camerieri, alcuni tavoli oscillano).
Servizio: Cortese e disponibile, anche se non molto preciso in alcuni elementi, come successo in occasione della nostra ultima visita: il vino al bicchiere è giunto in tavola già versato senza farci vedere la bottiglia, né assaggiarlo, mentre il cestino del pane è stato portato via per metà pieno a cena in corso, senza che in sostituzione ne arrivasse uno nuovo.
Voto 4,5/5
Scannabue, Largo Saluzzo, 25/h – Torino. Telefono 011/6696693
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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