Sfogliando il New York Times

Una varietà di voci aiuta i democratici ad aprire la convention

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI MARTEDI’ 18 AGOSTO

PRIMA PAGINA

–      Si e’ aperta ieri lunedi’ 17 agosto la “Convention” (virtuale a causa del virus ) del partito democratico che durera’ 4 giorni. Le “conventions” (quella repubblicana e’ prevista per tre giorni dal 24 agosto) sono un’ istituzione molto americana, durante le quali si radunano i delegati (scelti da ogni stato secondo le sue leggi) dei partiti, che nominano ufficialmente il candidato alla presidenza, gia’ eletto ma non nominato, durante le elezioni, dette “primarie”, interne al partito. Si sono sempre svolte in grandi stadi o simili, e la nomina avveniva per acclamazione o alzata di mano. Vedremo come avverra’ la nomina virtuale di quest’anno, il programma dei 4 giorni e’ chiaro: discorsi preregistrati di otto personaggi al giorno che contano nel partito.

Due articoli in prima pagina. Il primo: Una varieta’ di voci aiuta i democratici ad aprire la convention. Sostegno a Biden e denuncia di Trump in un insolito spettacolo virtuale.

Il secondo: Il partito mette da parte le dispute alla ricerca di un unico scopo. Oggi hanno parlato, tra gli altri, Mario Cuomo, John Kasich (ex-governatore dell’Ohio ed ex-repubblicano), Bernie Sanders e Michelle Obama. Ne cito i brani principali.

Cuomo: “Abbiamo aperto gli occhi. E nella crisi abbiamo visto la verita’, che il governo conta. E la leadership conta. E questo determina se prosperiamo e cresciamo e se viviamo o moriamo”. Kasich: “Conosco la misura dell’uomo. Ragionevole. Fedele. Rispettoso. E nessuno lo puo’ manovrare. Joe Biden e’ un uomo per il nostro tempo”. Sanders: “ In risposta a una crisi senza precedenti, abbiamo bisogno di una risposta senza precedenti. Un movimento di gente pronta ad alzarsi in piedi  ed a combattere per la democrazia e la decenza. E contro l’avidita’, l’oligarchia e la bigotteria. Abbiamo bisogno di Joe Biden come prossimo presidente. Michelle Obama: “Salire in alto significa prendere il cammino piu’ duro. Significa raschiare e grattare la nostra strada fino alla cima della montagna”.

–      Il controllo del virus a New York sorprende gli esperti. Lo stato e la citta’ di New York sono stati capaci non solo di far scendere i contagi drammaticamente dopo la devastazione dell’inizio primavera, ma di continuare a tenere la situazione sotto controllo mentre in altri stati l’epidemia e’ risorta. Ma niente e’ statico con il virus. Adesso il problema e’ come evitare una seconda ondata che potrebbe essere portata da viaggiatori e dai risorgenti contagi giusto al di la’ del fiume Hudson in New Jersey.

–      La crisi delle poste induce alcuni stati a progettare alternative al voto per posta, come contenitori per depositare le schede, metodi per farlo direttamente dall’automobile o opzioni diverse per votare di persona nonostante il pericolo di contagio.

PAGINE INTERNE

–      Lezioni dalla televisione. Regioni povere dove l’accesso a internet e’ scarso, si rivolgono all’antica tecnologia della televisione, la televisione educativa di un tempo.

–      Cuomo riaprira’ le palestre, seppur con limiti: un terzo della capacita’ totale e vari requisiti statali.

–      Trump all’attacco. Indietro nei sondaggi d’opinione, Trump va oltre i confini normali della politica, tutto in una volta: attacchi razzisti, teorie delle cospirazioni, guerra alle poste.

–      I dottori combattono la disinformazione. Dicono che molti pazienti sono piu’ portati a credere a quello che leggono su facebook o vedono in TV (dove le pubblicita’ delle medicine sono le piu’ numerose e piu’ lunghe di tutte le altre) che quello che consigliano i professionisti.

–      Preoccupazione per incremento del caldo, che potrebbe far si’ che i terreni tropicali mandino fuori gas pericolosi fino ad ora sotterrati.  

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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