Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Jaén e del Bellvitge Institute for Biomedical Research, ha esaminato gli effetti del tirosolo sui vermi di Caenorhabditis elegans con varie forme di parkinsonismo.
Il team di ricerca ha scoperto che i vermi trattati con tirosolo hanno goduto di una durata di vita significativamente più lunga di circa 21,33 giorni rispetto ai vermi non trattati la cui durata di vita media era di soli 18,67 giorni.
I ricercatori hanno concluso che il tirosolo ritarda la neurodegenerazione dei vermi e riduce lo stress ossidativo. Sembra anche indurre l’espressione di diversi geni protettivi in una particolare forma di parkinsonismo.
È stato anche notato che i vermi trattati con tirosolo hanno beneficiato dell’80% dei neuroni dopaminergici intatti a due settimane di età rispetto al 45,33% di quelli non trattati. Questa è stata una scoperta importante in quanto la perdita di questi neuroni è un marchio di fabbrica del morbo di Parkinson.
I risultati complessivi suggeriscono che il trattamento con tirosolo ha avuto un efficace effetto antiossidante, aumentando significativamente l’espressione di alcune proteine, comprese le proteine da shock termico, che sono note per aiutare le cellule a proteggersi dai danni.
In uno studio precedente dello stesso gruppo di ricerca, è stato scoperto che il tirosolo ritardava l’invecchiamento, aumentava la durata della vita e riduceva i marcatori di stress cellulare.
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