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La madre gli toglie il computer, 19enne si getta dalla finestra

La madre gli ha tolto la tastiera del computer dalle mani e lui, 19 anni, si è lanciato dalla finestra. Un volo di oltre 15 metri dal quinto piano di un palazzo, in via Fratelli Garrone, nel quartiere di Mirafiori di Torino. È successo intorno alle 15 di sabato: Ruben (il nome è di fantasia) ora è ricoverato in gravi condizioni, la prognosi è riservata. Il diciannovenne, secondo i primi riscontri, passava tutto il suo tempo davanti al computer, un atteggiamento che potrebbe essere tipico degli hikikomori come vengono chiamati gli adolescenti che si isolano dal mondo esterno per rifugiarsi in una vita virtuale. Un isolamento che è stata la causa di numerosi litigi con la madre, con cui viveva nell’alloggio popolare dopo che il padre è andato via e la sorella si è costruita una vita con il compagno.

La madre gli toglie il computer, 19enne si getta dalla finestra (pixabay.com)

Fino a sabato quando c’è stata l’ultima lite furiosa: la madre voleva spingerlo a uscire di casa tanto da afferrare la tastiera del pc e strappargliela dalle mani.
«Non esiste un Hikikomori, ma esistono milioni di Hikikomori ognuno diverso dall’altro. Ragazzi che ad un certo punto decidono di ritirarsi, di chiudersi in camera e non uscirne più. Nemmeno per andare a scuola. Per mesi e anche anni. Soltanto a Torino si contano circa cinque nuovi casi al mese e si stima che siano almeno centomila in Italia. Hikikomori è una parola creata apposta in Giappone, dove si contano oltre un milione di casi, per dire “stare in disparte”. Il fenomeno dei ragazzi “in ritiro sociale volontario” è esploso negli anni ’80, ma si sta espandendo in tutto il mondo»

[Sandrucci, CdS].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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