Saranno oltre un milione i voli cancellati o mai effettuati sui cieli europei dall’inizio della crisi del coronavirus. Il dato è dell’Eurocontrol, l’organizzazione che coordina il controllo del traffico aereo a livello europeo, che martedì ha registrato 4.033 voli, l’87% in meno rispetto ai 27.050 dell’anno scorso.
La scorsa settimana il traffico merci su gomma ha fatto registrare il 50% in meno in Spagna, il 46% in Francia e il 37% in Italia rispetto al periodo pre-crisi. Sono alcuni dei dati resi pubblici dalla piattaforma privata Sixfold, specializzata in monitoraggio della logistica.
Una carestia biblica
L’Onu avverte che la pandemia di coronavirus potrebbe causare carestie diffuse «di proporzioni bibliche». Intervistato dal Guardian, il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale (Pam), David Beasley, ha sollecitato un’azione urgente per scongiurare una «catastrofe umanitaria». Un rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite con base a Roma stima che il numero di persone che soffrono la fame potrebbe passare da 135 a oltre 250 milioni.
Colpito il clan Spada
La Guardia di Finanza ha confiscato beni per oltre 18 milioni di euro alla famiglia degli Spada, che controlla un’organizzazione criminale di Ostia che da anni estorce il pizzo ai commercianti della zona e gestisce l’assegnazione delle case popolari. Era uno Spada – Roberto – l’uomo che diede una testata al giornalista Daniele Piervincenzi, una celebre sequenza video del novembre 2017 ambientata in una palestra che è tra i beni sequestrati al clan. Sono state sequestrate tra l’altro 19 società che gestivano bar, forni, slot machines, distributori di carburante, e sei associazioni sportive e culturali a Ostia e nel comune di Roma. La misura è il risultato di un’indagine che ha dimostrato come i modesti redditi dichiarati dai capi del clan non avrebbero consentito investimenti così importanti. Sarebbero invece derivati dalle attività di estorsione, usura e traffico di droga.
Calcio, Spadafora prende ancora tempo
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha incontrato i vertici del calcio. Dal confronto non è uscita alcuna decisione sulla ripresa o meno degli allenamenti, tanto meno sulla ripartenza del campionato. «Nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti» ha fatto sapere il ministro. In mattinata, al question time al Senato, Spadafora era stato molto cauto, parlando di «una ripresa graduale degli allenamenti», quindi ancora in forma individuale pure per gli sport di squadra.
Ciclismo, l’attacco del ct Cassani
«Ora siamo come cani tenuti al guinzaglio e questo guinzaglio si è fatto corto e stretto al collo, per cui intorno a noi ci manca lo spazio, ci manca l’aria». Con un post dai toni polemici Davide Cassani, il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, su Facebook ha chiesto a «chi ha le leve del potere» una parola definitiva su quando si potrà uscire, e tornare ad allenarsi.
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