Anziché rafforzare la Lazio, acquistando qualche campione per premiare la fedeltà dei tifosi, Lotito vuole vincere con Alitalia. Chissà se ha i soldi necessari. Come garanzia, metterà i suoi calciatori. Speravamo in Air France, Lufthansa o KLM. Ma nessuno ormai ci prende sul serio. Il massimo che meritiamo è Lotito. Partì dalla raccolta dell’immondizia a Fiumicino, ora vuole volare più alto. È l’evoluzione dell’homo sapiens, che, continuando così, potrebbe tornare prima o poi a vivere su quattro zampe. Tutto sommato, però, è meno traumatico che incontrare Palamara di notte in un vicolo buio.
Il Calcio delle donne per ora è solo una speranza. Di equità, eleganza, giustizia e soprattutto buonsenso. Ma non c’è ancora emozione. Si torna allo sport puro, come ai tempi di Gabetto, Maroso e Rigamonti, che oggi avrebbero appena una pensione di cittadinanza. Certo, ci deve essere differenza di compenso tra la campionessa e la gregaria. Ma non di tanti milioni. Per ora, invece, la vittoria dipende dal caso. Il risultato è continuamente in bilico. Fino alla fine può vincere una o l’altra squadra. È una gara divertente tra ragazzine che si comportano come adulte e imitano gli uomini.
Problemi di sopravvivenza per il povero Enzo Paolo Turchi, 70 anni, coreografo più conosciuto come compagno d’arte e di vita di Carmen Russo. Con la misera pensione che percepisce – da fame come la definisce giustamente lui – non è possibile vivere. Ma non è il solo. Appena 720 €, meno di quella di cittadinanza. Come mai, quand’era un ballerino di successo, con tutti i soldi che ha guadagnato, non si preoccupò di versare qualche contributo in più come fanno tutte le persone che prevedono di invecchiare? Se avesse saputo della favola di La Fontaine, sarebbe stato meno sprecone.
Ce ne sono ancora pochi. Ma non si dispera che con l’aumento degli utenti gli incidenti crescano. Questi giocattoli, che affascinano anche i meno giovani, sono pericolosissimi in città. Dovrebbero essere consentiti solo nelle isole pedonali o nelle piste ciclabili. Però, si chiude un occhio e si concede la circolazione ovunque. La produzione industriale non deve essere sacrificata per proteggere qualche vita umana che non vale niente. Se ci sono gli stolti che li comprano, lasciamoglieli usare. Nel frattempo nascerà qualche altro micidiale veicolo che affascinerà chi deve sentirsi alla moda.
Nove anni fa quand’era ancora un’avvenente stella del cinema Ornella Muti non resistette alla tentazione di accettare, mentre aveva un impegno artistico a Pordenone, un invito a cena da Putin al Palazzo d’Inverno, antica residenza degli zar a San Pietroburgo. Un malaccorto medico certificò una falsa patologia che giustificava l’assenza a teatro. Ma foto sui giornali rivelarono la bugia. L’impresario le chiese un indennizzo per il danno ricevuto. Era il 2010. L’attrice pensò che le cause in Italia non finiscono mai. Invece, oggi che è senza un soldo né lavoro, è arrivata la sentenza definitiva.
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