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Di Mariassunta Belonoskjn
Siamo arrivati alla fine di questa quarantena, stasera 3 Maggio 2020 sembra di respirare una nuova aria, completamente diversa da quella che abbiamo respirato in questi 2 mesi che hanno stravolto la nostra vita. Mesi in cui abbiamo compreso soprattutto il valore della vita, e non solo, abbiamo imparato soprattutto a non rinviare le cose perché, quel domani potrebbe essere completamente diverso. Ci siamo sentiti tutti un pò Leopardi: abbiamo immaginato dietro la finestra o dal nostro balcone come poteva cambiare la vita dopo il lockdown.
È finalmente arrivato il 4 Maggio: si può uscire, il sole risplende in cielo più degli altri giorni invitandoci ad uscire per scoprire la nostra “nuova” vita; finalmente potremmo fare quelle passeggiate che tanto abbiamo desiderato. In questi due mesi, la cosa che più mi è mancata sono stati i miei nonni e mia zia, e quell’inconfondibile odore di mare che amo così tanto. Per la strada, ho visto persone con la mascherina e le solite anziane del paese che facevano “inciuci “: era la normalità che conoscevo.
Ma, anche se è stato bellissimo incontrare i miei nonni, e non solo, so che questa lotta non è finita. Mentre tornavo a casa, mi era salita un po’ di paura mischiata all’angoscia; quello non era il mio Paese nel quale avevo vissuto per 18 anni, non lo era affatto! Dopo le 18, non c’era più nessuno, sembrava ancora di stare in lockdown, le persone hanno ancora tanta paura di questo virus, forse parlare di normalità è troppo presto!
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