Idea-Azione

Nuove elezioni in Italia: il capitalismo monetario in agitazione

Non vi sono, e forse non a caso, sondaggi d’opinione sull’orientamento degli Italiani di andare a votare nel prossimo autunno.

La sensazione è che siano veramente tanti quelli che si augurano che ciò avvenga perché vorrebbero dire la loro opinione in una situazione che negli ultimi tempi ha toccato punte di confusione mai registrate prima. Molti sembrano anche quelli che desidererebbero conoscere la data delle elezioni il più presto possibile.

Conte e Salvini

Eppure il dubbio che si vada al voto è più che fondato: le forze contrarie alle elezioni sono ben più potenti dei quidam de populo che ragionano facendo uso del buon senso.

Sono forze occulte che s’annidano, con strutture di varia natura, intorno alla grande Finanza Occidentale e che lottano tanto più strenuamente quanto più sentono venir meno, progressivamente, il terreno sotto i loro piedi.

Queste forze erano riuscite a imporre all’intero Occidente, in modo se non esclusivo certamente prevalente, il cosiddetto “capitalismo monetario”, determinando un calo della produzione di beni materiali e immateriali sul proprio territorio e la caduta del mondo occidentale dall’empireo dei Paesi industrialmente più potenti al baratro di popoli con crescite prossime allo zero.

Naturalmente, un incremento del reddito, a dir poco strepitoso, v’era stato solo per i banchieri, che avevano visto ingrossare il volume dei loro affari, propria a causa della crisi delle industrie manifatturiere. Queste per sopravvivere, infatti, avevano bisogno di contrarre mutui e di reperire, in paesi del sottosviluppo, lavoratori a bassa paga. Da qui il doppio binario dell’austerity imposta ai Governi e dell’immigrazione clandestina favorita e sollecitata da scafisti, caporali, organizzazioni non governative o sedicenti benefiche, dai fabbricanti di gommoni e di altre più sicure imbarcazioni, dei giubbotti-salvagente e via dicendo.

Tale sistema, che selezionava i leader politici persino degli Stati Uniti d’America condizionando i governi precedenti all’attuale, ha subito un duro colpo a opera di Donald Trump, che ha voluto riconquistare il ruolo perduto dal suo Paese nel capitalismo onniproduttivo (e industriale, quindi, a tutto tondo). E ciò, attraverso il ripristino di dazi doganali volti non solo a contrastare la concorrenza di Stati autoritari con basso costo del lavoro, ma anche a impedire la perdita di importanti industrie nordamericane, attraverso la delocalizzazione dei loro opifici in luoghi con mano d’opera a buon mercato.

Naturalmente, il sistema dei mass-media, bisognoso più di ogni altro dell’aiuto e del sostegno delle Banche per sopravvivere ha coniato, a getto continuo, epiteti dispregiativi per il Presidente degli Stati Uniti, accusandolo di populismo, incompetenza, immoralità da me-too (sono stati tirati in ballo amori giovanili “prima della notte degli esami”) et similia.

Un altro contraccolpo, il sistema del capitalismo monetario gestito, per interposte persone, dall’Alta Finanza, potrebbe subire, a breve, in Gran Bretagna. E ciò se Johnson si dimostrerà capace di fronteggiare adeguatamente e con buoni risultati i tecnocrati di Bruxelles, che non hanno digerito la Brexit.

L’ipotizzata sottrazione della politica britannica ai diktat della City e di Wall Street toglie il sonno ai Paperoni della Finanza che non sanno come correre ai ripari (persino il Pontefice si è distratto dall’unico chiodo fisso del suo mandato, la pedofilia, per occuparsi dei forzieri dello IOR, lasciapassare per l’ingresso del Vaticano tra i grandi Finanzieri del Globo).

Rebus sic stantibus, è chiaro che un mutamento in Italia del consenso elettorale in favore dei “sovranisti” della Lega (quelli di Movimento Cinque Stelle hanno svelato il loro volto fake con l’intervento, inatteso e recente, di Beppe Grillo nella stessa direzione dei banchieri) rischierebbe di turbare un equilibrio sin qui faticosamente raggiunto grazie alla doppia, ambigua, equivoca politica del governo giallo-verde, in materia di rapporti con l’Unione Europea.

Lo schieramento contrario alle elezioni può contare su molti legulei del “Bel Paese” e sull’intero apparato delle teste d’uovo del mondo finanziario occidentale. E’ prevedibile lo scenario dei prossimi giorni: gli esperti e specialisti di contorti “bizantinismi” troveranno mille cavilli per evitare che il popolo si esprima, a breve, con un voto democratico. E ciò non solo per la voglia di rimanere a galla di chi ha conquistato un cadreghino e non vuole mollarlo anzitempo, ma soprattutto per il timore che l’equilibrio sbilenco, raggiunto nell’Unione Europea alle ultime elezioni, sia messo ulteriormente a rischio.

Comunque, anche se si potesse andare al voto, bisognerebbe mettere in conto come prevedibile la comparsa all’orizzonte dei due vecchi fantasmi della politica italiana. Essi sono:
1) L’incapacità di tutti leader politici del Bel Paese in competizione elettorale di allontanarsi dalla loro matrice ideologica per parlare alla gente dei problemi concreti che l’Italia deve affrontare. Dato che in ogni Italiano si nasconde un fideista cattolico che, in alternativa, è, in politica, o un seguace e nostalgico del Duce o un “trinariciuto” fedele di Marx e di Stalin, all’elettorato non saranno risparmiate le sconcertanti filastrocche di luoghi comuni e boutades ad effetto e lo scambio dei consueti epiteti di fascista, comunista e democristiano, che, peraltro, giustamente e inequivocabilmente, hanno assunto il significato dispregiativo di veri e propri insulti.
2) La solita e prevedibile informazione distorta dei giornalisti della carta stampata e della radio-televisione, ideologi di complemento, che accompagnerà l’intera fase pre-elettorale. E ciò, in apparenza, perché supinamente abbacinati dalla “voce dei rispettivi padroni” (quelli, cioè, che li hanno “insaccati” nelle varie redazioni), ma, in realtà, perché sostanzialmente incapaci di esprimere un proprio pensiero libero e non condizionato. E ciò, per acquisita abitudine alla sottomissione ai dogmi religiosi e ai fanatismi politici di vario tipo.

Condividi
Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

Ultimi articoli

A proposito di violenza sulle donne

Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”.…

27 Novembre 2024

Ai e search engine, quale futuro per i contenuti?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Marco Loguercio che ci introduce al tema…

25 Novembre 2024

I principi del successo

L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto,…

25 Novembre 2024

Slow Productivity, produttività lenta. Un ossimoro, almeno a prima vista

Negli ultimi anni è cresciuto un sentimento contrario alla produttività sempre più diffuso tra i…

25 Novembre 2024

Di bellezza si vive

Si conclude domani a Roma, alle ore 10.30, presso l'Archivio di Stato, Sala Alessandrina -…

25 Novembre 2024

AI ultima frontiera: ChatGPT 4o with canvas

Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…

9 Novembre 2024