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Quando il vaccino anti coronavirus e a chi per primo?

Succede Oggi

Temporali su gran parte del Nord. Sole e nuvole sul resto d’Italia • È la Giornata internazionale della famiglia • Gualtieri parla all’Eurogruppo, Di Maio alla teleconferenza dei ministri degli Affari esteri • A Palazzo Chigi la firma per riaprire chiese, sinagoghe, moschee e templi • La seconda giornata del Salone del libro Extra di Torino con David Quammen, Samantha Cristoforetti, Javier Cercas, Annie Ernaux e Vinicio Capossela • In tv i film di Ridley Scott, Valeria Golino ecc.

Sarà guerra per il vaccino?

Il numero uno del colosso farmaceutico francese Sanofi, Paul Hudson, ha dichiarato a Bloomberg che gli Stati Uniti avranno la priorità nel caso in cui scoprissero un vaccino contro il coronavirus, perché «hanno investito di più». Il presidente francese Emmanuel Macron si è definito «scosso», ha replicato che «un vaccino deve essere sottratto alla legge del mercato» e ha convocato i vertici di Sanofi all’Eliseo per la prossima settimana. Invece di ritrattare l’accordo con gli Usa Sanofi ha rilanciato: i vaccini andranno anche all’Europa se sarà «altrettanto efficace» nei finanziamenti.

«Le dosi, non saranno sufficienti per tutti. Almeno non subito. L’ultimo fra i vaccinati potrebbe essere immunizzato addirittura diversi anni dopo il primo. Spingendo a pieno ritmo tutte le fabbriche del mondo e rinunciando a qualunque altro vaccino, si arriverebbe a 5 miliardi di dosi all’anno. Ai 12-18 mesi necessari – secondo le previsioni più ottimistiche – per la messa a punto di un rimedio definitivo contro la pandemia, andrebbero aggiunti anche i tempi per la produzione e la distribuzione. Dei 110 gruppi al lavoro nel mondo, ognuno con un approccio tecnico diverso dall’altro, un terzo circa si trova negli Usa, una quindicina in Europa e altrettanti in Cina. Chi prima otterrà l’immunizzazione, prima potrà far riaprire la sua economia» [Dusi, Rep].

Più di 140 tra capi di Stato e scienziati – tra i quali il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, il primo ministro pakistano Imran Khan e il premio Nobel Joseph Stiglitz – hanno lanciato un appello invitando tutti i paesi a unirsi per un «vaccino popolare» contro il Covid-19. Obiettivo: garantire che eventuali trattamenti e vaccini efficaci siano disponibili a livello globale per chiunque ne abbia bisogno, gratuitamente.
Il mercato dell’assicurazione Lloyd’s of London prevede di dover versare fino a 4,3 miliardi di dollari di risarcimenti ai propri clienti colpiti dalla crisi del Covid-19, cioè una cifra analoga a quella degli attentati dell’11 settembre.

Vas Narasimhan, ceo di Novartis, è convinto che un vaccino per il Covid-19 potrebbe diventare disponibile solo nella seconda metà del 2021. Una previsione che, secondo Narasimhan, è condivisa da gran parte dell’industria farmaceutica. Sempre ieri l’Agenzia europea del farmaco ha fatto sapere che un vaccino per il coronavirus potrebbe essere pronto in un anno in uno scenario «ottimista».

Clamoroso

Per apparire più autorevole, Margaret Thatcher imparò a ridurre il tono della voce di 60 hertz [ItaliaOggi].

In prima pagina

• Il gruppo farmaceutico francese Sanofi ha promesso le prime dosi del vaccino contro il coronavirus a Trump. Macron non ci sta: «Un vaccino deve essere sottratto alla legge del mercato». La cura sarà pronta solo nella seconda metà del 2021, dice il ceo del colosso Novartis. In ogni caso le dosi non basteranno subito per tutti e chi prima otterrà l’immunizzazione, prima farà ripartire l’economia
• L’allarme dell’Oms: «Il coronavirus potrebbe non scomparire mai, come l’Hiv»
• Su 992 nuovi contagi ieri in Italia più della metà sono stati in Lombardia, dove sono aumentati anche i decessi. Per la Sardegna è il primo giorno senza nuovi casi. La provincia di Trapani non registra infezioni da 15 giorni, ed è il dato migliore d’Italia.
• Sono 110 i detenuti attualmente positivi, tre i ricoverati, 98 sono guariti, uno è morto. Alla Camera Bonafede ha detto che sui 498 detenuti scarcerati solo quattro erano nel regime di 41 bis
• Intervistato da Repubblica, il ministro Gualtieri assicura che il decreto Rilancio ha le coperture economiche, apre al Mes e ha grandi aspettative sui Recovery fund
• Arrivano gli infermieri di quartiere, una nuova figura che assisterà i pazienti in isolamento, ma anche i malati cronici, disabili, persone con disturbi mentali o in situazioni di fragilità
• In Germania l’indice di contagio è sceso a 0,8. La Russia ha superato i 250.000 casi. L’Università di Washington ha calcolato che a fine agosto le vittime del coronavirus in Brasile saranno 88.305. Il Giappone ha revocato lo stato d’emergenza (ma non a Tokyo e Osaka)
• La scorsa settimana negli Usa altri tre milioni di lavoratori hanno fatto richiesta di disoccupazione. Siamo a 36 milioni di domande dall’inizio dell’epidemia
• Silvia Romano ha scritto su Facebook: «Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato»
• Roberto Azevedo, direttore generale del Wto, ha annunciato che darà le dimissioni ad agosto, un anno prima della scadenza del mandato
• Oggi, le nomine Rai: Mario Orfeo sarà il nuovo direttore del Tg3
• Più di metà degli italiani non tornerà al ristorante, stando a un’indagine di The Fork
• Slitta a domenica il giuramento del nuovo governo israeliano. Netanyahu non riesce a trovare la quadra sui ministri
• In Utah, lo stato americano a prevalenza religiosa mormone, la poligamia non è più un reato
• Il lockdown in Giappone ha fatto calare i suicidi: 20% in meno ad aprile rispetto al 2019
• Volkswagen interrompe per alcuni giorni la produzione di Golf e Tiguan: «I clienti non sono interessati all’acquisto di auto»
• Lo spagnolo Carlos Sainz ha firmato con la Ferrari. Dal 2021 prenderà il posto di Vettel e farà coppia con Leclerc. La McLaren ha ingaggiato Daniel Ricciardo
• Dopo 64 giorni, Maurizio Sarri è tornato al centro sportivo della Juventus. Oggi sarà a Torino anche Higuain, in arrivo dall’Argentina
• Per la prima volta dal 1983 dalla prossima stagione i palloni dell’Nba non saranno più realizzati da Spalding. Tornirà a fornirli Wilson
• Il Comitato olimpico stanzia 740 milioni per fronteggiare la crisi, di questi 650 serviranno a coprire i costi del rinvio dei giochi di Tokyo

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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