Diario Scomodo

Se col riscatto i rapitori di Silvia compreranno armi, saremo noi a vendergliele…

Sotto casa c’è chi la minaccia e adesso vive sotto scorta. Siamo più crudeli dei suoi rapitori, che sono criminali e lo fanno per denaro. Noi per stupidità e cattiveria. Anzi, soprattutto per ignoranza. Il volontariato è una nobile missione. Anziché ammirare il coraggio di una ragazza laureata che va ad insegnare a bambini dimenticati, che ora cresceranno meglio, la condanniamo. Chi vive nella giungla, per portare agli indigeni la parola di Cristo e assistenza sanitaria, viene spesso rapito e ucciso. Ma nessuno ha paura di continuare ad aiutare quelle popolazioni. I codardi siamo noi.

Proporre Donn’Assunta senatrice a vita sarebbe un atto di pacificazione nazionale che porrebbe fine alle ostilità

Sta diminuendo progressivamente la visibilità di Giorgio Almirante perché Donn’Assunta, che ha quasi 99 anni, non ha più le energie per farlo sopravvivere come è riuscita finora. Politici e statisti eminenti sono già dimenticati da tempo. A rimpiangerlo non sono i successori che hanno saputo solo cambiare nome al partito. Un riconoscimento alla moglie non sarebbe un omaggio al fascismo, ma a un uomo che cercò di adeguare i principi della sua destra alla democrazia, non di sovvertirla, e a una grande donna il cui amore ha compiuto il miracolo di tenerlo in vita per più di trent’anni.

È il meridione stesso che deve riappropriarsi del proprio futuro, nessun altro glielo può restituire

L’11 maggio, un tempo a Marsala era festa. Si celebrava lo sbarco di Garibaldi del 1860. Poi, nello stesso giorno del 1943, piombò la tragedia. Un bombardamento uccise a Villa del Rosario mille cittadini, intrappolati in un rifugio mal costruito. C’era già allora l’abitudine di non completare le opere pubbliche. Una bomba cadde sull’unica via d’uscita. Oggi si celebra solo il lutto. La spedizione dei Mille, che ha unito l’Italia, ci ha illusi. Purtroppo non fu un buon servizio per il Sud. Sotto i normanni e i borboni, eravamo un paese florido. Oggi, indipendenti, siamo una colonia povera.

Chi giudica Silvia Romano esprime il proprio egoismo e trascura l’angoscia in cui è vissuta la ragazza

È stata una giornata di gioia per tutto il paese e un miracolo per i genitori. Come se quella povera figliola, che era data per morta, fosse risuscitata. Perché imbrattare con uno spruzzo di merda questo meraviglioso quadro di emozione e felicità? Qual è la soddisfazione di criticare chi è vissuto per 18 interminabili mesi nel terrore, subendo angherie e pure violenze? Che importa se si è convertita o ha cambiato nome, se è incinta o sposata, se abbiamo pagato per salvarle la vita. Essenziale è che sia tornata a casa. Se fosse capitato a nostra figlia, saremmo altrettanto pettegoli nel giudicarla?

Le donne dovrebbero rimanere a casa a fare la calza, solo così si può evitare la guerra civile che si cerca di scatenare

La politica è un duello elegante, non una rissa, come da noi. L’atmosfera, infatti, è da colpo di stato o da guerriglia. Nel 1945 era giustificato l’astio tra fascisti e comunisti. Ma più tardi Almirante divenne amico di Berlinguer. Oggi chi non la pensa come noi è il nemico. Il parlamento si degrada. Se la vittima è una  ragazza, è certamente una troia. Sbattiamola in galera per complicità con i rapitori. Basta con le menzogne e i messaggi di odio che troppi incoscienti si divertono a diffondere. Non si rendono conto di mettere a rischio – in un’Italia per ora esente da attentati – la  vita dei loro figli.

Lo stato aiuti le tante persone che ne hanno davvero bisogno, non chi si è arricchito negli anni e ora piange miseria

Santità, corro il rischio di apparire comunista. Invece certe verità dovrebbero urlarle i cattolici, come fa lei. I risparmi sono una riserva per il tempo di crisi, non denaro da accumulare per essere ancora più ricchi. 7 anni di vacche grasse – dice la Bibbia – ma noi ne godiamo da più di 50 anni. E 7 di vacche magre, noi solo da qualche mese. Tutti. chiedono sussidi allo stato i cavalieri del lavoro perle loro aziende e chi si è arricchito in tutti questi anni di benessere. Se marito e moglie lavorano e il parking scolastico non è ancora aperto, perché non investire qualche euro per una baby sitter?

Cominceranno a fioccare le querele, anche Silvia vuole essere risarcita come la Boldrini per le calunnie alla sorella

Com’è possibile che nessuno abbia ancora scoperto che la sorella ha l’amante ricco e anche potente? Con tutti i soldi che c’hanno, potevano pagare loro i terroristi. Ma tirchi come sono, hanno mandato il conto ai poveri contribuenti. Tutti i maldicenti che hanno insultato la defunta sono stati condannati. Eppure c’è chi sta pensando di replicare la calunnia. Certuni sono così stupidi che ci crederanno e divulgheranno la fake news. Sono troppo ignoranti, non hanno memoria. Se la prendono solo con le ragazze, anche le donne. Per gli uomini rapiti  si può pagare qualsiasi riscatto.

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Roberto Tumbarello

Roberto Tumbarello, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni di successo: “Gesù era di destra o di sinistra?” (Sapere 2000, 2009), “Si salvi chi può” (Edizioni Radici, 2012), “O la borsa o la vita” (Armando, 2014), "Viaggio nella vita" (Armando 2017), attualmente in libreria.

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