Occorre spingerci in Vanchiglietta, ovvero nella parte orientale della città che digrada verso la collina con Sassi e Superga, per incontrare un gelato genuino, artigianale, buono che ha compiuto vent’anni d’attività proprio nel 2018. E vent’anni qualcosa vogliono dire: la selezione delle migliori materie prime, ma anche una buona dose di creatività e inventiva, perché qui, oltre ai classici crema, torroncino, marrons glacés, cioccolato, zabaione, cubana, sono i gusti particolari ideati da Cristian Ciacci e la compagna Giorgia, specializzata soprattutto nella preparazione delle torte e nella lavorazione del cioccolato presso il laboratorio Le Creazione di Giò in Via Oropa, a conquistare e far ritornare i clienti. Proprio tra i suoi gusti più iconici abbiamo scelto quelli per il nostro cono: Ciaccissimo (biscotto Plasmon, gianduja e mandorle pralinate), Pazzo (miele, zenzero, cannella, arachidi pralinate) e Crema di Sale (base crema con biscotto variegata al caramello con sale della Camargue).
Tutti di ottima consistenza e cremosità, con la chiara percezione dei sapori e un grado zuccherino non eccessivo. Sempre disponibile il gusto Quello (cocco, cioccolato bianco, gianduja e cookies), mentre d’estate, il Manduco rappresenta un connubio perfetto di due ingredienti apparentemente distanti, ovvero le mandorle e la confettura di sambuco. Con la bella stagione ci sono anche le cremite, granite rivisitate con una consistenza e gusto particolari, oltre ai cannoli siciliani ripieni di crema al gianduia o di ricotta, praline gelato e scenografiche torte gelato e semifreddi, anche con glassa a specchio e decorazioni di cioccolato di loro produzione.
Un piccolo locale sui toni del bianco, quasi completamente occupato dal bancone con i gelati e la pasticceria.
Servizio: Professionalità, competenza e solarità da parte dei titolari o dell’eventuale personale addetto ai coni; ampia disponibilità nella preparazione di torte e semifreddi su ordinazione.
Voto 3,5/5
Ciacci, Corso Belgio, 176/B Vanchiglietta – Torino. Telefono 011/8996791
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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