Di Francesca Imbriaco
I minuti, le ore, i giorni trascorrono inesorabilmente senza lasciare scampo, ma il mio mondo domestico sembra essere del tutto fermo, impassibile e cupo. Decido di distrarmi e pensare al futuro, ma non riesco a trovare una via di fuga. Sono le ore 15:30 il tempo non passa mai: scruto dalla finestra una natura indifferente.
Un albero di ciliegio attira la mia attenzione; con il passare dei giorni i fiori si dispiegano sempre di più e assumono un colore sempre più deciso. È la primavera che arriva puntuale come sempre. L’armonia di questa natura genera serenità: una pace benefica.
La finestra mi offre l’opportunità di aprirmi al mondo, di godere di ogni singolo aspetto, anche del più insignificante. La varietà che mi mostra è una cura preziosa alla monotonia di questi giorni.
Dalla rubrica Diario di una quarantena:
Nel mezzo del campus universitario di Barclay in California scorre la vita di Dan Millman,…
Lunedì 22 aprile ore 18.30 avrò il piacere e l'onere/onore di intervistare Sebastiano Zanolli e…
Chi avrà scritto quelle frasi sessiste?Tu forse no.E se fosse stato il tuo collega?E se…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Simona Ruffino e ci parla di “social…
La bella stagione è ormai in arrivo. Che tu abbia in programma una vacanza o,…
Nella pittoresca Certaldo, cuore della Toscana e luogo natio di Giovanni Boccaccio, si prepara a…