Natalie Loiseau (Natalina Luccello), capolista per Macron alle prossime europee e ministro capofila anti–Italia, l’ha fatta grossa.
Un giornale ha detto che quando era studente (matura, quarto anno di Sciences Po e in concorso per entrare all’ENA, accademia che sforna presidenti, ministri e alte cariche dello Stato) ha capeggiato una lista “fascista” in elezioni universitarie. E fin qui poco male, di questi tempi.
Il problema sono state le sue reazioni; prima ha detto che non era vero, non ricordava; poi che sì, forse era vero, ma si trattava di un listino studentesco di nessuna importanza; poi che sì, allora era anticomunista e quindi è stata capolista di un movimento di destra; poi sì, che ha solo seguito un amico, ma che non sapeva che quella lista era fascista: che era lì solo in quanto donna. I francesi pensano che ci saranno ulteriori sviluppi nel racconto.
Già Macron non gode di buona salute politica; ora ci si mette anche la Luccello a dargli randellate.
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