Idea-Azione

Ricordo dell’Italia dei fratelli De Rege

Vorrei iniziare questa mia nota, facendo una premessa e poi ponendo una domanda; quest’ultima, molto astratta apparirà a molti miei lettori, certamente inverosimile e stravagante.

La premessa. Per lunghi decenni, ormai lontani nel tempo (si era negli anni Trenta), i fratelli Guido (in arte Bebè) e Giorgio (in arte Ciccio) De Rege (più propriamente, secondo il loro albero genealogico: Conti De Rege di Donato e di San Raffaele, rampolli di nobile famiglia piemontese ma nati e cresciuti a Caserta) hanno mietuto straordinari successi nel campo dell’avanspettacolo, formando un duo comico molto amato dal pubblico anche per un uso intelligente e acuto dell’assurdo e del nonsense.

La domanda. Se, per mera ipotesi, foste, nella vita, un capo-comico teatrale come Bebè De Rege, mollereste, dopo avere ottenuto risultati ottimali di pubblico a ripetizione, vostro fratello Ciccio, per prendervi nel “duo” un suo sostituto, avanti negli anni, orgoglioso dei suoi insuccessi (come avrebbe detto, probabilmente, Ennio Flaiano) e pervicacemente ostinato a fare battute sulla vostra “minore età politica”, ricordando sempre gli anni in cui eravate magari un po’ bricconcelli e certamente meno saggi?

La mia risposta (come, ho motivo di ritenere, di molte persone di buon senso) sarebbe: no!

Fuor di metafora, altra domanda: perché, allora, tanti notisti politici del Bel Paese si ostinano a suggerire al capo della Lega, Matteo Salvini, di cambiare partner di governo e di sostituire, per i quattro anni che mancano alla fine della legislatura, Luigi Di Maio, ineguagliabile “fornitore” di spunti politici utili per fargli fare “bella figura” (almeno, rispetto ai “compagni di corsa” del governo del Paese) con il leader di una formazione politica che secondo Giovanni Toti, esponente di spicco di quello stesso partito, sarebbe “sull’orlo della consunzione”?

Probabilmente, perché, come nella nota barzelletta sul cacciatore perseguitato dalla sfortuna, sono più amici del Giaguaro che di Matteo Salvini. Se non fossero tali, avvertirebbero il leader della Lega di altri, ben diversi e più pericolosi, rischi che egli può correre.

Se Luigi Di Maio, infatti, è vera garanzia, per lui, di successo crescente, non gli giova, invece, il “fuoco amico” della sua pattuglia ministeriale che “spara” retrograde bordate (fortunatamente a salve, sinora) contro le conquiste “civili” ed “evolute” cui la società italiana più avveduta e moderna non intende, in alcun modo, rinunciare; né considerarle patrimonio dei comunisti. Quelle conquiste, infatti, non sono né di destra, né di centro e né di sinistra: rappresentano soltanto lo sviluppo positivo di un pensiero che non vuole più essere indissolubilmente ancorato agli ipocriti e mistificanti “Valori” dei nostri, talvolta troppo celebrati, nonni.

Un’opera ancora più utile dei notisti politici non settari sarebbe quella di convincere gli abitanti dello Stivale che “destra”, “centro” e “sinistra” sono diventati, non per merito degli scienziati della politica, ma per il “cambiamento” oggettivo sia dei tempi, sia degli uomini e sia delle cose, denominazione del tutto prive di significato. E che i leader politici devono essere valutati, approvati o bocciati, per le loro proposte pragmatiche e concrete, senza arzigogoli mentali e pseudo-culturali tendenti a una loro arbitraria “classificazione” e “collocazione” nell’emiciclo dei parlamenti.

D’altronde, a livello di civiltà e di buona coesione sociale i problemi, da risolvere, sia dell’individuo, sia della famiglia, sia della società della nostra contemporaneità, sono bene individuabili, perché hanno una loro ruvida e scottante evidenza.

Il problema, ridotto in soldoni e in via di massima sintesi, è soltanto quello di fare un attento esame e dire quali debbano essere le connotazioni della “libertà” dei popoli e degli individui nel terzo millennio. Quella delle collettività europee (e quindi italiana) è di fare le scelte migliori per lo sviluppo economico dei propri Paesi senza subire le indicazioni o gli strattoni delle redine finite nelle mani dei paperon dei paperoni della Finanza; e ciò, a causa della soggezione dei bancari di Bruxelles ai banchieri della Wall Street newyorchese e della City di Londra. Il primo obiettivo è, quindi, quello di puntare alla costituzione di Stati Uniti d’Europa “a guida politica” che abbiano gli stessi poteri di scelta, soprattutto economica, degli Stati Uniti d’America (che hanno saputo liberarsi, come il Regno Unito di Gran Bretagna, dal giogo costrittivo e asfittico dei poteri finanziari insediati nei loro stessi Paesi).

La libertà dell’individuo, soprattutto se giunto a un certo livello evolutivo, è di fare le proprie scelte politico-sociali secondo un libero convincimento, ispirato soprattutto alla propria convenienza e alla necessità di una pacifica coesistenza con i suoi conterranei; non influenzato, quindi, nè dalla fiabesca (e spesso ultronea, per la politica) precettistica religiosa nè dalla fantasiosa (e sempre irrealizzabile) utopia politica. E, soprattutto, in grado di discernere il compito dei leader politici, che è quello di curare gli interessi materiali e concreti degli appartenenti alla polis, da quello dei sedicenti salvatori dell’umanità, che si proclamano in grado di realizzare, per virtù indotta dagli “intermediari” della divinità o per insegnamento di “grandi maestri”, felicità di portata ecumenica ed universale.

Con ciò non si vuole negare che favola, fiaba, leggenda, mito (sinonimi che contraddistinguono la narrazione di fatti fantastici consapevolmente inventati e frutti dell’immaginazione o il racconto, spesso di origine popolare e tramandato oralmente, di vicende inverosimili credute reali) abbiano una loro utilità. Rappresentano il “condimento” necessario per creare l’illusione, il sogno, l’incanto, la suggestione, il meraviglioso: tutte cose utili, sul piano psicologico, all’essere umano per agevolare la sua sopravvivenza amareggiata da eventi contrari.

E’ importante , però, che l’irrazionalità non generi, verso chi non crede ai sogni, intolleranze e tendenze a ridicolizzare gli avversari, portatori di idee opposte alle proprie.

I Filosofi platonici, nei tempi passati, oltre a un richiesto conformismo, necessario per fare carriera (occorreva giurare e credere in verba magistri) utilizzavano le armi della derisione e dello scherno, descrivendo Diogene con un lume costantemente acceso nella ricerca spasmodica dell’uomo, Zenone, lo stoico, immaginandolo abbracciato al marmo freddo e gelido per verificare le sue teorie ed Epicuro gozzovigliante e lascivo; i cattolici li seguivano, facendo da cassa di risonanza.

In tempi recenti gli attuali cultori delle ideologie totalizzanti e assolutistiche si servono dell’arma della superiorità spirituale (i religiosi e i fanatici di destra) o intellettuale (i gauchiste) per mettere in angolo, secondo la loro visione manichea, i cultori e seguaci di un pensiero libero, non condizionato da fole, autonomo e indipendente. Questo è lo stato degli atti: la speranza è che stia per per finire!

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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